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Il Presidente georgiano nomina un suo uomo di fiducia| M. Cazzulani

| Scritto da Redazione
Il Presidente georgiano nomina un suo uomo di fiducia| M. Cazzulani

In Georgia Saakashvili nomina un nuovo governo a poco tempo dalle Elezioni Parlamentari
Il Presidente georgiano nomina un suo uomo di fiducia, l'ex-Ministro degli Interni Vano Merabishvili, alla guida di un 'esecutivo con lo scopo di combattere la disoccupazione e realizzare politiche sociali. Le motivazioni della scelta del Capo dello Stato a poco dalle consultazioni legislative.
Ministro di ferro, uomo del Presidente e attento lavoratore per il funzionamento della cosa pubblica. Questo e l'identikit del Primo Ministro georgiano, Vano Merabishvili,  nominato alla guida del Governo con un decreto del Presidente, Mikheil Saakashvili, a pochi mesi dalle Elezioni Parlamentari.
Merabishvili, che nella giornata di mercoledì, 4 Luglio, ha ottenuto il voto di fiducia del Parlamento, finora ha ricoperto la carica di Ministro degli Interni, ed e noto ai politologi del Paese per la sua stretta vicinanza al Capo dello Stato.
Il nuovo Premier  ha posto in cima alle priorità della sua attività la lotta alla disoccupazione - uno dei più importanti problemi che affligge la Georgia - il rafforzamento delle politiche sociali con l'innalzamento delle paghe sociali - pensioni e sussidi minimi per i senza lavoro - dei contributi all'agricoltura, e, in ultimo, la revisione del sistema dell'educazione secondo gli standard previsti dall'Unione Europea.
A sostegno della volontà dell'esecutivo di realizzare i punti prefissati, Merabishvili ha creato ex-novo un Ministero per l'Occupazione, e, per dare nuova linfa alla squadra di governo, ha provveduto alla sostituzione di una manciata di titolari di Dicastero, tra ci quello della Reintegrazione delle regioni di Abkhazia e Ossezia del Sud - occupate illegalmente dall'esercito russo dall'Agosto del 2008 - degli Interni, dell'Educazione e della Scienza, della Difesa e di quello dei Rifugiati.
Numerose sono le motivazioni che avrebbero spinto il Presidente Saakashvili alla nomina di Merabishvili alla guida dell'Esecutivo a pochi mesi dalle Elezioni Parlamentari. Secondo molti, con la nomina a Primo Ministro di Merabishvili  il Capo dello Stato avrebbe designato ufficialmente il suo candidato ideale alla corsa alla presidenza del Paese, le cui elezioni sono in programma dopo quelle per il rinnovo del Parlamento.
Saakashvili e infatti arrivato al secondo mandato, e non può ricandidarsi, ma la presenza alle urne del Primo Ministro uscente come candidato del Movimento Popolare Unito - il Partito che sostiene Saakashvili - consentirebbe il mantenimento di una continuità politica al vertice del Paese.
Inoltre, una riforma della Costituzione georgiana stabilisce che dal 1 Dicembre 2013 il Paese passera dall'essere una repubblica Presidenziale-Parlamentsre ad una Parlamentare-Presidenziale, con più poteri al Premier rispetto che al Presidente. Voci non hanno escluso l'intenzione di Saakashvili di presentarsi alle Parlamentari per essere nominato Primo Ministro e, così, mantenere la guida della Georgia.
Secondo altri esperti, la decisione di Saakashvili sarebbe frutto di un consiglio dell'Occidente, che avrebbe invitato il Presidente georgiano ad astenersi dal candidarsi alle Elezioni Parlamentari per rispettare la democrazia e comportare un effettivo rinnovamento politico nel Paese. Con la nomina di Merabishvili, il Movimento Popolare Unito avrebbe così trovato il suo naturale candidato di punta per le elezioni legislative, mentre come nuovo Capo dello Stato Saakashvili starebbe individuando un'altra candidatura a lui fedele.
A prescindere dalle tattiche di politica, che, nel bene e nel male, testimoniano la raggiunta maturità democratica della Georgia, per la realizzazione dei piani di Saakashvili resta l'incognita legata al successo nelle Elezioni Parlamentari. Recenti sondaggi danno infatti il suo Movimento Popolare Unito in testa, ma in sensibile crollo di consensi rispetto al Partito Il Sogno Georgiano del multimiliardario Bidzina Ivanishvili.
Due proposte in competizione - con uno scontro Europa vs. Russia
Secondo indiscrezioni, Ivanishvili sarebbe un candidato "tecnico" sostenuto dalla Russia con il preciso scopo di destabilizzare il governo georgiano, ed indurre Tbilisi a ritornare nell'orbita politica di Mosca e ad aderire all'Unione Eurasiatica anziché all'Unione Europea.
Di certo, sul conto di Ivanishvili e la sua determinazione a presentarsi come candidato "nuovo" in grado di imprimere una svolta al Paese basata sulla modernità e sulla lotta alla corruzione che, a suo dire, ha caratterizzato i governi dell'Amministrazione Saakashvili, alla guida dello Stato dal 2003.
A favore di Saakashvili e degli esecutivi da lui nominati giocano la realizzazione di un alto numero di riforme in ambito economico e sociale secondo gli standard previsti dall'Unione Europea, che Bruxelles ha riconosciuto ed apprezzato, confermando a Tbilisi il sostegno alle ambizioni di integrazione euro-atlantica.
Inoltre, il Presidente georgiano ha da sempre sostenuto l'ingresso della Georgia nella NATO e nell'UE come una priorità strategica che la Georgia e chiamata a realizzare nel breve tempo per garantire al Paese la sicurezza nazionale dinnanzi alla costante minaccia legata alla Russia e ai progetti di espansione politica di Mosca nel Caucaso.
Infine, Saakashvili ha confermato l'intenzione di appoggiare i progetti di diversificazione delle forniture energetiche approntati dall'Unione Europea per sfruttare i giacimenti di gas e greggio del Centro-Asia, e trasportare il carburante nel Vecchio Continente senza transitare per il territorio della Federazione Russa.

Matteo Cazzulani
Freelance Journalist
m.cazzulani@gazeta.pl
http://matteocazzulani.wordpress.com
http://matteocazzulaniinternational.wordpress.com

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