Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 08.00

AISE Migranti, Ue e politica: online il nuovo numero di Prima di tutto italiani

Questa la traccia del nuovo numero di “Prima di Tutto Italiani”, foglio del CTIM - Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo

| Scritto da Redazione
AISE Migranti, Ue e politica: online il nuovo numero di Prima di tutto italiani

AISE Migranti, Ue e politica: online il nuovo numero di “Prima di tutto italiani”

ROMA\ aise\ - Migranti, Ue e politica per una nuova politica dell'immigrazione. Questa la traccia del nuovo numero di “Prima di Tutto Italiani”, foglio del CTIM - Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, che dedica alle relazioni tra Roma e Bruxelles il primo numero del nuovo anno.

“Bruxelles e i paesi membri “sensibili” al tema, come i frugali ma anche come l'Inghilterra di Sunak - si legge nel pezzo guida del nuovo numero - sottolineano che l'obiettivo è la casta degli scafisti, da punire e non da giustificare, al pari di un intervento diretto nei paesi di partenza per migliorarne le condizioni di vita”.

“Il ragionamento che è stato fatto a Palazzo Chigi è che una nuova politica dell'immigrazione non solo è possibile ma ora è sul tavolo degli stati membri Ue – prosegue -. Oltre ai due ultimi Consigli europei che hanno preso atto che l'Italia non può più essere lasciata sola a gestire il fardello della prima accoglienza, anche altre voci come quelle provenienti da Londra e Parigi concordano con Roma sul piglio da utilizzare per il futuro (e per il presente che si chiama Tunisia). Quando un mese fa il presidente francese ha visitato Downing Street, il ritornello pronunciato sull'immigrazione sembrava scritto a Palazzo Chigi: è stato siglato un nuovo patto per contrastare i flussi attraverso la Manica, inoltre Macron e Sunak hanno annunciato la costruzione di un nuovo centro di detenzione a nord della Francia per i clandestini. Un pacchetto di iniziative che Sunak ha definito “un nuovo inizio” nei rapporti tra Regno Unito e Francia, nella consapevolezza che “non abbiamo bisogno di gestire questo problema, dobbiamo risolverlo e oggi ci siamo spinti più in là che mai per porre fine a questo disgustoso commercio di vite umane”. Parole che ricalcano in toto la tesi di Giorgia Meloni, che nel decreto immigrazione ha messo dei punti fissi: pene fino a trent’anni per chi amministra il traffico dei migranti, reato perseguibile in Italia anche se compiuto in acque internazionali, riapertura dei flussi regolari. L'obiettivo del governo, dunque, è spiegare ai migranti “che non conviene pagare gli scafisti e rischiare di morire”: il premier più volte ha ribadito che “andremo a cercare i trafficanti lungo tutto il globo terraqueo e combatteremo in tutti i modi la schiavitù del Terzo millennio””.

Sul nuovo numero è presenta anche il fondo di Roberto Menia, senatore di Fratelli d’Italia responsabile del partito per gli italiani all’estero, sul ruolo italiano nei Balcani; ma anche l'intervento di Suor Anna Monia Alfieri sull’ingiustizia tutta italiana sulle scuole paritarie; la difesa del made in Italy promossa dal ministro Adolfo Urso; una riflessione di Vittorio Casali de Rosa sulle auto elettriche (per compiacere la Cina) e case green (per complicarci la vita). (aise)

 

 

 

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