Le sentenze di Cassazione 14225 e 14226 dello scorso 8 luglio danno ragione al Comune di Livorno: l'imposta sugli immobili (Ici nella fattispecie al tempo dei fatti) e' dovuta anche dalle scuole gestite da religiosi: gli studenti pagano un corrispettivo e, anche se sono enti senza fini di lucro, sono commerciali a tutti gli effetti perche' conseguono ricavi e perseguono l'obiettivo di pareggio di bilancio .
Si tratta di una primizia in materia. Cosa succede, quindi? In generale, oltre all'applicazione per il caso specifico, non succede nulla. Quindi tutte le attivita' commerciali gestite da enti religiosi continueranno a godere di tutte le esenzioni che la legge consente loro.
Si potrebbe cominciare a prendere in considerazione questa sentenza per modificare le leggi e, partendo dal presupposto che tutti sono uguali davanti alla legge, se c'e' comunque un lucro(facendo attenzione a quello ben mascherato), come in qualunque altra attivita', il Fisco dovrebbe prendersi la sua parte.
Qualcuno lo fara'?
Vincenzo Donvito, presidente Aduc