Egregio direttore, ci riferiamo all’ignobile pestaggio, con movente sessista, avvenuto martedì 1° marzo in corso Mazzini. Oltre a rimarcare il carattere vile dell’aggressione (tre contro uno), ribadiamo che non è più ammissibile che una persona possa subire tanta violenza a causa del proprio orientamento sessuale.
Arcigay segnala che il Parlamento non ha ancora legiferato in proposito (purtroppo è risaputo quanto siano lunghi i tempi della politica). Comunque ribadiamo che non sono più ammissibili violenze di questo tipo, che costituiscono un
pesante insulto alla dignità dell’individuo, che ha il diritto di vivere senza restrizioni il proprio orientamento sessuale.
Articolo 3 della Costituzione Italiana: ‘Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione
politica, economica e sociale del Paese’. Non è certo citando pari passo uno dei più importanti articoli della Costituzione che risolviamo gravi episodi, ma sicuramente ricordiamo quanto sia importante indignarsi ogni qualvolta ci si sente lesi sia
come individui che come cittadini! Inutile dire che sarebbe importante ricordare ciò che ha mosso gli individui che questa Costituzione l’hanno scritta installando un senso di umanità che non può essere dimenticato. Esiste un tempo per la
riflessione e uno per l’indignazione, per la civile protesta! Auspichiamo che la politica si faccia carico di questi gravi episodi velocizzando veramente i tempi per leggi efficaci e rispettate! I colpevoli andrebbero immediatamente cacciati dall’Italia, il Paese che li ha accolti, e rimandati nel loro Paese di provenienza dove, a quanto pare, possono dare il libero sfogo ai loro
biechi ed ignobili istinti. Seguono 20 firme (Cremona