Inquinamento Cremona Anche piantando 10 alberi al giorno il problema rimane
L'interminabile questione taglio alberi di Cremona è, a mio parere, non degna del rilievo che ha avuto e sta tuttora avendo; questo anche perché è stata affrontata e squadernata male da ambo le parti.
E ambo le parti hanno validi argomenti: ma sui social, si sa...
Proporrei semmai - provocatoriamente ma fino a un certo punto - un ribaltamento di prospettiva.
Una polemica costruita sul numero è sbagliata in partenza. Discutere se al posto di ogni albero abbattuto è giusto mettere a dimora una nuova pianta oppure due o tre, se è giusto che ogni cittadino volenteroso e benestante doni una pianta al comune è, mi pare, farsi schiacciare sulla politica della toppa.
Se parliamo di alberi, una qualunque amministrazione comunale della Pianura Padana - e cento volte di più Cremona con la sua condizione ambientale orrenda - dovrebbe piantare dieci nuovi alberi al giorno tutto l'anno: se fosse così questa polemica non sarebbe mai nata.
Quei 3650 alberi all'anno risolverebbero i problemi?
No di certo: il nodo non è il conto degli alberi, è avere una politica ambientale. Ecco, l'unico merito di questa noiosa polemica è aver reso evidente che Cremona non ha una politica ambientale.
Allora, riteniamo giusto parlare di quante toppe vogliamo cucire o inseriamo la copertura arborea e la cura del verde in una prospettiva che includa fabbriche inquinanti, inceneritore, consumo di suolo, traffico, stoccaggi di gas, autostrade e compagnia tossente? Altrimenti stiamo solo giocando col Lego.
[oh, massimo rispetto per i mattoncini Lego!]
Giampiero Carotti
9 settembre 2021