Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 12.45

Intesa tra la Polizia di Stato e Azienda Sport e Salute

| Scritto da Redazione
Intesa tra la Polizia di Stato e Azienda Sport e Salute

Lo sport come strumento di tutela della salute e di rafforzamento della coesione sociale è in sintesi l’intento dell’accordo firmato questa mattina tra il capo della Polizia Lamberto Giannini e Vito Cozzoli amministratore delegato e presidente di Sport e Salute, l’azienda pubblica italiana che si occupa dello sviluppo e promozione dello sport nel nostro Paese.

Lo sport non è solo un prezioso alleato per la salute ed il benessere dell’individuo ma è portatore di valori umani, sociali e di legalità che le Fiamme Oro già da tempo, con tantissime iniziative, diffondono soprattutto tra i giovani.

La collaborazione stabilita con Sport e Salute permetterà ad entrambi di sviluppare con maggiore efficacia i rispettivi fini istituzionali sia nelle discipline olimpiche che paraolimpiche.

Inoltre, la Polizia di Stato parteciperà ai progetti già avviati da Sport e Salute come “Sport nei Parchi”, finalizzato alla realizzazione e gestione di attrezzature, servizi ed attività sportive e motorie nei parchi urbani o, quello di “Inclusione” per offrire a bambini e ragazzi appartenenti a famiglie che versano in difficili condizioni economiche e sociali, la possibilità di svolgere attività sportive gratuite, presso le Sezioni giovanili Fiamme Oro. Inoltre la Polizia metterà a disposizione le proprie strutture per permettere a tutte le fasce della popolazione la pratica sportiva, stili di vita sani e di migliorare le condizioni di salute e benessere degli individui.

Altro progetto a cui prenderà parte la nostra istituzione è “Quartieri Disagiati”, diretto al recupero e alla riqualificazione degli impianti esistenti in periferie e zone geografiche disagiate, al fine di promuovere la cultura dello sport, la rimozione degli squilibri economico-sociali e l’incremento della sicurezza urbana.

La firma è stata preceduta dall’incontro, presso la Sala "Roma" del Viminale, con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il sottosegretario allo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri Valentina Vezzali.

Tra gli ospiti presenti anche gli atleti dei Gruppi Sportivi Fiamme Oro della Polizia di Stato Marcell Jacobs e Jessica Rossi portabandiera alle prossime Olimpiadi di Tokyo.

Durante la riunione ci sono stati gli interventi del presidente Vito Cozzoli, del prefetto Giannini, del sottosegretario Vezzali e del ministro Lamorgese.

Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute S.p.A., nel suo discorso ha evidenziato che "L’Italia è un territorio sportivo. In ognuno dei 7903 Comuni è presente una associazione/società sportiva dilettantistica. Ed è proprio lì, tra le persone, che lo sport può fare la differenza nell’essere capace di costruire relazioni, di fare crescere il senso di comunità, di migliorare lo stato di benessere, la qualità della vita e l’inclusione sociale.

La Polizia di Stato- ha proseguito Vito Cozzoli- è un presidio fondamentale di comunità, e con il protocollo sottoscritto oggi l’impegno di Sport e Salute S.p.A. sarà ancora più forte nel promuovere lo sport, i suoi valori e i corretti stili di vita sul territorio, in particolare verso le famiglie, gli anziani, le persone fragili e le periferie con elevato disagio sociale”.

Il capo della Polizia Lamberto Giannini nel suo intervento ha sottolineato come “Il protocollo d’Intesa è un’occasione ulteriore per la Polizia di Stato di avvicinarsi alla gente, di offrire una visione diversa di sé stessa altrettanto qualificata e capace di contribuire indirettamente, ma concretamente, ad un virtuoso cambiamento. Supportare lo sport vuol dire, infatti - ha continuato il prefetto- offrire un’opportunità a bambini e ragazzi appartenenti a famiglie che versano in condizioni economiche e sociali difficili, vuol dire recuperare e riqualificare strutture e zone geografiche disagiate, vuol dire migliorare i parchi urbani delle nostre città, vuol dire, in sintesi esaltare socialità, bellezza e cultura. Lo sport - ha concluso Lamberto Giannini - può diventare piacevole strumento formativo ed educativo che, partendo dalla persona, arriva alla persona e ne migliora le condizioni di vita”.

Il Sottosegretario Valentina Vezzali, a margine della firma dell'accordo ha ricordato come "In questo protocollo è condensato lo spirito istituzionale dello sport, visto come straordinaria agenzia educativa e valoriale, capace di andare ben oltre l’agonismo e la pratica sportiva. Si suggella inoltre un rapporto tra Sport e Salute, braccio operativo del Dipartimento per lo Sport, e la Polizia di Stato che, attraverso il Gruppo Sportivo Fiamme Oro ha dato negli anni un contributo fondamentale non solo nella formazione degli atleti che hanno poi inorgoglito l’Italia, ma soprattutto nell’attività capillare dello sport nei territori. E non c’è medaglia che tenga - ha concluso il Sottosegretario alla sport - al confronto dello sguardo sorridente di un bambino che si avvicina allo sport e si allontana da “ambienti pericolosi”. Ci sono tanti progetti dove intervenire in maniera concreta e reciproca e ci sono tanti sorrisi da riaccendere, attraverso lo sport”.

“Il protocollo sottoscritto oggi al Viminale - ha affermato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese - si prefigge lo sviluppo di progettualità condivise tra Sport e Salute S.p.a. e il Dipartimento della pubblica sicurezza al fine di promuovere la diffusione della pratica e dei valori sportivi e, quindi, della convivenza civile e della legalità, in special modo nelle fasce di età giovanili la cui crescita è strategica per il futuro del nostro Paese. L’accordo testimonia ancora una volta quanto sia importante che le istituzioni condividano strategie comuni e risorse per favorire insieme lo sviluppo sociale dei territori. In questa direzione rivestono un particolare rilievo le misure del protocollo che prevedono la riqualificazione degli impianti sportivi nelle periferie e nelle aree geograficamente disagiate. Si tratta di interventi mirati - ha proseguito il Ministro - che costituiscono un efficace strumento per rafforzare la prevenzione dei fenomeni di illegalità e devianza giovanile in realtà locali particolarmente esposte alla pressione criminale e sono destinati a contribuire al superamento, con l’inclusione sociale, delle situazioni di degrado urbano” .

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