Egregio direttore, molti lettori avranno letto il disperato appello lanciato a Natale, durante la messa di mezzanotte, da mons. Bruno Ginelli, stimato parroco di Offanengo, rammaricato dal fatto di non aver ancora trovato una degna sistemazione ai 12 rifugiati, d'intesa con il Comune. L’invito del sacerdote all'accoglienza non è andato a buon fine. Nessuno fino ad ora ha messo a disposizione un’abitazione come da progetto iniziale tra parrocchia e Caritas. E’ molto strano e singolare che un paese di 5.000 abitanti, considerato tra i più ricchi della provincia, non riesca ad accogliere 12 rifugiati. Dove sono finiti i progressisti o i benpensanti di fede cattolica sempre pronti a riempirsi la bocca di solidarietà, accoglienza, integrazione e fratellanza? Spariti nel nulla. A questo punto è doveroso ricordare l'appello lanciato dal Santo Padre ai primi di Settembre che ‘ordinava’ alle parrocchie di ospitare almeno una famiglia di richiedenti asilo. l'invito è letteralmente caduto nel vuoto. A tre mesi di distanza, secondo un’inchiesta di Repubblica, sembra che le parrocchie abbiano chiuso ai migranti. I dati sono impietosi: su 25.000 parrocchie italiane, solo pochissime si sono messe in gioco. Alcuni esempi: a Roma, 334 parrocchie hanno accolto solo 170 immigrati; Milano, 1.000 parrocchie, 400 immigrati; Bologna solo 4 parrocchie su 416 hanno accolto 30 profughi.
Andrea Zecchini (Camisano)
