Giovedì, 28 marzo 2024 - ore 20.31

L’Eco Manchester All'odio islamista Cremona risponde con l'arte

Sono ancora vivissimi nei sentimenti della cittadinanza di Cremona l’esecrazione nei confronti dell’ultimo in ordine di tempo dei tanti, troppi attentati ad opera dell’odio islamista e l’umana e civile solidarietà nei confronti delle innocenti vittime degli attentati di Manchester.

| Scritto da Redazione
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Tutte le esistenze umane hanno uguale valore. Ma la circostanza rappresentata dalla scelta mirata contro il bersaglio rappresentato da giovani e da famiglie, riunite pacificamente nella città britannica per un evento canoro, dice sufficientemente del folle odio che anima gli attentatori e rende ancor più odioso questo ultimo atto. Accompagnato, mentre stiamo scrivendo questa nota, da un ulteriore gesto di disumanità contro un’altra comitiva di bambini ed adolescenti di religione copta. Alle menti fanatiche degli islamisti sono apparsi come preda designata e colpevole di aver voluto recarsi in un santuario a pregare.

Non è qui il momento di approfondire il tema nella vastità e nella profondità che una situazione dilagante ed ormai incontrollata meriterebbe.

Semplicemente sentiamo di doverci associare allo sdegno ed alla condanna, nonché di interpretare diffusi sentimenti di preoccupazione e di aspettativa nei confronti di chi è chiamato a fornire risposte e misure consone.

Certo che non ci sottoponiamo alla paura. Certo che non intendiamo darla vinta ai combattenti di una guerra, ormai planetaria e giocata senza neanche le regole elementari. Ma non possiamo, pur nella consapevolezza dell’enormità della situazione e della difficoltà a farvi fronte, non interrogare i pubblici poteri sulla congruità di una strategia, allo stato palesemente soccombente.

Siamo tra coloro che postulano un ancoraggio che escluda qualsiasi atteggiamento di auto sottomissione; a cominciare dagli sconti sul terreno della cultura civile e dall’auto-rinuncia agli stili di vita individuali e comunitaria. Che rappresenterebbero un segnale di resa. Ma l’opinione pubblica pretende, si ripete nella consapevolezza della complessità di un fenomeno che in ogni caso si è andato dilatando per scelte errate e per sottovalutazione (quando non per afflati buonistici, incoerenti anche con qualsiasi giustificazione di integrazione religiosa), segnali che non siano solo di circostanza. La vastità e la ripetitività dell’attacco impongono l’adozione di una strategia che affronti in termini multidisciplinari la complessità di uno scenario caratterizzato da concause sinergiche.

Ampliare le consapevolezze e le testimonianze è quanto compete alla mobilitazione civile, individuale e comunitaria.

Della volontà di esprimere ferma denuncia e condanna, unitamente alla determinazione di non rinunciare, come si diceva, alla nostra civiltà sotto attacco, sono espressione piccoli gesti dal grande valore simbolico e didascalico. Che vengono più spesso e spontaneamente dai tanti sodalizi che fanno grande l’aggregato civile, culturale ed artistico di Cremona.

E’ il caso rappresentato dell’iniziativa spontanea messa in piedi in due giorni dalla Società Filodrammatica Cremonese, presieduta dall’attivissimo Giorgio Mantovani, e dalla scuola di perfezionamento lirico diretto da Nadiya Petrenko, che da anni opera con grande competenza e notevoli risultati a Cremona, nel teatro-bomboniera che è ormai diventato l’atelier in cui forgia notevoli talenti artistici.

Non lo scopriamo oggi, perché la maestra ed affermata cantante, nata in Ucraina e cremonese di adozione, da tempo ha dato dimostrazione del valore della sua scuola che arricchisce il patrimonio artistico di Cremona.

La locandina del concerto definiva la propria mission nel “ricordare le vittime del vile attentato di Manchester”. Ci piace immaginare che il suono del pianoforte della come sempre bravissima Yevheniya  Lysohor ed il canto delle allieve, già proiettate verso una carriera artistica immancabilmente di prestigio e soddisfazione, giungano almeno idealmente alle vittime, ai loro famigliari ed amici, alla nazione britannica tutta.

Una città di consolidata tradizione civile ed artistica, come la nostra, ha espresso così i propri sentimenti.

Per completezza di cronaca, diremo che le bravissime ( belle e già padrone della scena artistica) Maria Babilua, Laura Scotti, Laura Baldassari, Corali Destrijcker, Olga Kondyra Matviychuk si sono esibite con apprezzatissimi brani di Verdi, Puccini, Mascagni, Bizet.

 A loro, alla loro maestra Petrenko, alla pianista Lisohor l’apprezzamento ed il ringraziamento del pubblico che le hanno seguite e della città,  che si onora di richiamare da tutto il mondo giovani promesse del bel canto.

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