La capitozzatura degli alberi è utile di Daniele Disingrini ( Cremona)
A questo punto l’albero da pericoloso che era in A si trova con una conformazione ottimale, non pericolosa per gli uomini, e ha raggiunto quella forma rotondeggiante che è quella giusta.
Le faccio un grafico come esempio. Ho preso la silhouette di un albero della scuola Bissolati per spiegare ciò che voglio dimostrare. Ebbene l’albero A è un albero che si trova in quel giardino, già ‘t agliat o ’ dai giardinieri. Da terra fino alla cima misura 15 metri e più. E’ un albero pericoloso, perché è troppo alto, e un solo ramo dei quattro principali pesa diversi quintali. L’albero B è lo stesso, ma questa volta capitozzato. Cioè si è tagliato all’altezza di 7 metri circa dal livello del terreno. La capitozzatura può sembrare una pratica devastante, ma è necessaria per un albero di città cresciuto in modo anomalo, come lo sono tutti gli alberi dei viali di Cremona. Infatti il taglio radicale antiestetico lo si nota solo il primo anno (disegno B) ma non più al secondo anno, perché già sono usciti dei rami secondari, che ho marcato in rosso nel disegno C. Ancor meglio il terzo anno (disegno D) con l’uscita dei rami nuovi su quelli dell’anno prima. A questo punto l’albero da pericoloso che era in A si trova con una conformazione ottimale, non pericolosa per gli uomini, e ha raggiunto quella forma rotondeggiante che è quella giusta. La sua altezza è di 10 metri circa e i rami sono più fitti e frondosi di quando era in A. Bisogna però operare per questo genere di tagli nel periodo che intercorre tra il 20 di novembre e il 20 dicembre, non oltre. E al momento dell’operazione bisogna provvedere a disinfettare e sigillare il taglio vivo con un mastice specifico.
Daniele Disingrini ( Cremona)
