Il prof. Veronesi, in una delle sue ultime enunciazioni in tv (io l’ho sentita ieri sera 9/11/2016), ha detto che fra 40 anni il tumore sarà sconfitto, come dire che nel 2056 dovremmo stare abbastanza tranquilli…
Vuolsi il caso che oltre 30 anni fa, durante una mia intervista presso l’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso il Prof. Renato Dulbecco, premio Nobel per la medicina (durante una sua visita occasionale per un Convegno), avvicinato da me proprio in occasione della malattia e successiva morte di mio fratello Alessandro, allora curato, insieme con altri medici di altri ospedali, dal dott. Vinante dell’Ospedale di Noale, detto Nobel per la medicina si esprimesse allo stesso modo del Prof. Veronesi e cioè che fra una trentina d’anni il cancro sarebbe stato debellato..
I trenta anni sono passati ed adesso dovremmo aspettarne altri quaranta ?
A mio modo di percepire le cose, da inesperto al 100 % in materia, io penso che il cancro non verrà mai sconfitto in quanto la sua eziologia, alias studio dei fenomeni correlati alla malattia, deve tener conto di fatti in itinerante evoluzione, in base ai comportamenti di vita di ciascuno di noi. In itinere pertanto come la vita stessa.
Vorrei concludere con una frase dettami a Belluno dalla Rosy Bindi quando era Ministro della Sanità. “E’ necessario dubitare dei grandi soloni in quanto la buona sanità sta nella classe media dei suoi operatori che operano sul campo”.
Con questo non voglio togliere nulla ai Veronesi ed ai Dulbecco, ma mi par di poter legittimamente dire che su certe affermazioni, tra l’altro documentate, bisogna andare molto cauti ad evitare l’insorgenza di forti e seri dubbi fra la gente..
Il discorso sarebbe lungo e fors’anche pericoloso.
ARNALDO DE PORTI
Feltre (BL)