Biglietteria del Teatro: aperta dal lunedi al sabato dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30, tel. 0372.022001 e 0372.022002.
Prezzi dei biglietti: platea/palchi € 55 – galleria € 35 - loggione € 20 (in vendita dal 19 settembre). I biglietti si possono acquistare anche on-line su : www.vivaticket.it
Venedi 4 dicembre, ore 20.30 (turno A) e Domenica 6 dicembre, ore 15.30 (turno B)
Un ballo in maschera, melodramma in tre atti, libretto di Antonio Somma da Gustave III, ou Le bal masqué di Eugène Scribe Musica di Giuseppe Verdi
Personaggi ed Interpreti
Riccardo
Renato
Amelia
Ulrica
Oscar
Silvano
Samuel
Tom
Un Giudice/un servitore d’Amelia
Sergio Escobar
Angelo Veccia
Daria Masiero
Annamaria Chiuri
Shoushik Barsoumian
Carlo Checchi
Mariano Buccino
Francesco Milanese
Giuseppe Distefano
direttore
Pietro Mianiti
regia
Nicola Berloffa
scene Fabio Cherstich
costumi Valeria Donata Bettella
luci Marco Giusti
CORO OPERALOMBARDIA
maestro del coro Antonio Greco
CORO DELLE VOCI BIANCHE DEL CIVICO ISTITUTO MUSICALE “F.VITTADINI” DI PAVIA
diretto da Giuseppe Guglielminotti Valetta
BANDA DEL TEATRO FRASCHINI DI PAVIA
direttore Jacopo Brusa
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI DI MILANO
Coproduzione dei Teatri di OperaLombardia : Nell’ambito della storia culturale della Svezia, la figura di re Gustavo III è particolarmente significativa: grazie al sostegno e al mecenatismo di questo raffinato sovrano illuminato, non solo fu possibile dare vita ad un teatro nazionale svedese, ma venne anche fondata l’Accademia di Svezia, quella che ancora oggi assegna il premio Nobel per la letteratura. Lo sviluppo del cosiddetto “teatro gustaviano” subì, tuttavia, una brusca interruzione con l’assassinio del monarca nel 1792, ad opera di una congiura ordita da nobili svedesi durante un ballo in maschera. Questa vicenda storica ispirò Eugène Scribe che scrisse un libretto d’opera sull’argomento (Gustave III, ou Le bal masqué), musicato da Daniel Auber e rappresentato all’Opéra di Parigi nel 1833. Dal medesimo soggetto fu tratto anche il libretto della prima versione de Un ballo in maschera (1859) di Giuseppe Verdi, poi costretto dalla censura borbonica e da quella papale a modificare nomi ed ambientazione storico-geografica dell’opera. All’epoca, infatti, era ritenuto assai oltraggioso mettere in scena un regicidio e Verdi fu così costretto a trasformare Gustavo III di Svezia in Riccardo Governatore di Boston: il dramma storico originale venne così a perdersi, risultandone tuttavia esaltato, anche grazie ad una travolgente inventiva melodica, l’approfondimento sulle vicende e sulle passioni dei vari personaggi, in quello che Gabriele D’Annunzio definì «il più melodrammatico dei melodrammi».