Martedì, 23 aprile 2024 - ore 21.57

Lo striscione strappato al comizio di Salvini ‘Ama il prossimo tuo’ Lettera di don Antonio Agnelli

Vorrei esprimere la mia solidarietà cristiana ed umana al giovane che è stato picchiato e maltrattato durante il comizio di Salvini il 3 giugno da alcune persone, che spero si siano ravvedute, e anche irriso dal ministro che dovrebbe essere garante di tutti, tanto più che la protesta del giovane era assolutamente pacifica e il piccolo striscione riportava solo le parole di quel Vangelo "ama il prossimo tuo", da tanti sventolato ma non messo in pratica e forse nemmeno conosciuto.

| Scritto da Redazione
Lo striscione strappato al comizio di Salvini ‘Ama il prossimo tuo’ Lettera di don Antonio Agnelli

Lo striscione strappato al comizio di Salvini ‘Ama il prossimo tuo’ Lettera di don Antonio Agnelli

Egregio direttore,   vorrei esprimere la mia solidarietà cristiana ed umana al giovane che è stato picchiato e maltrattato durante il comizio di Salvini il 3 giugno da alcune persone, che spero si siano ravvedute, e anche irriso dal ministro che dovrebbe essere garante di tutti, tanto più che la protesta del giovane era assolutamente pacifica e il piccolo striscione riportava solo le parole di quel Vangelo "ama il prossimo tuo", da tanti sventolato ma non messo in pratica e forse nemmeno conosciuto.

Del resto Gesù aveva già avvertito i suoi discepoli: hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi. Ovunque si annunci il suo messaggio si scatenano reazioni: dai paesi musulmani che perseguitano i cristiani, fin nelle nostre piccole realtà, ormai incattivite, e colme di odio che non aiuta di certo a risolvere anche reali problemi concreti.

Che fastidio possono dare quelle poche parole? Oppure si, perché ci mettono di fronte alla nostra coscienza ormai indurita ma ancora capace di percepire inquietudine di fronte alla parola provocante e profetica di Gesù che mai passerà, come lui stesso ha promesso?

"Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi….perché grande è la vostra ricompensa nei cieli" (Vangelo di Matteo 5, 11).

Grazie caro anonimo giovane, per il tuo coraggio pacifico, perché non hai avuto paura come noi abbiamo troppo spesso di esporci per il Vangelo nella non-violenza e nella testimonianza che sa anche subire il male e trasformarlo in bene.

Ti incoraggino e servano a noi cristiani da esame di coscienza, le parole del nostro profeta don Primo Mazzolari: "Ci impegnamo a seguirlo, non a farci seguire…… Ci impegnamo a seguirlo costi quello che costi. Ci impegnamo a seguirlo senza guardare indietro, senza commiati, senza rimpianti, senza nostalgie di cose morte, senza chiedergli dove sta. ….Seguendolo non sappiamo di preciso se lo raggiungeremo…..sappiamo di camminare sulle orme di colui, che per aver preso impegno con la verità, segnò si sangue il proprio sentiero. Sappiamo di non essere più soli qualunque sia la strada assegnateci. Chi ha qualcuno davanti, non si ferma più e nessuno più lo ferma, neanche la morte, perché lui è più forte della morte" (P. Mazzolari, Impegno con Cristo).

don Antonio Agnelli assistente spirituale ACLI e teologo

p.s. La lettera è stata mandata al direttore del giornale La Provincia.

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