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Lombardia e Cremona I Socialisti dicono no alla mercificazione sanitaria.

Già in due città della nostra Lombardia, Brescia e Bergamo, si stanno progettando percorsi di Pronto Soccorso a pagamento

| Scritto da Redazione
Lombardia e Cremona I Socialisti dicono no alla mercificazione sanitaria.

Lombardia e Cremona I Socialisti dicono no alla mercificazione sanitaria.

Già in due città della nostra Lombardia, Brescia e Bergamo, si stanno progettando percorsi di Pronto Soccorso a pagamento

 Egregio direttore,in Regione Lombardia la spinta verso la sanità privata e le prestazioni a pagamento è sempre più forte.

Ora non ci si accontenta più di “suggerire” ai cittadini di scegliere prestazioni a pagamento per evitare lunghe attese; ora si mercifica anche l’urgenza!

Già in due città della nostra Lombardia, Brescia e Bergamo, si stanno progettando percorsi di Pronto Soccorso a pagamento. Comune denominatore: le prestazioni non coprono le gravi urgenze, per capirci il codice rosso, e neppure i pazienti con più patologie o patologie croniche, che vengono dirottati al Pronto Soccorso pubblico.

Questo “modus operandi” che non alleggerisce la pressione sulle strutture pubbliche offrendo, “a chi può permetterselo”, di accedere a percorsi a pagamento, è pura speculazione sulla salute dei cittadini, una mercificazione del diritto, un’ingiustizia sociale.

Un’ ulteriore prova, della metamorfosi in atto nella Sanità lombarda, la riscontriamo in alcuni ospedali, dove già da tempo la terminologia ed i colori che identificano i diversi livelli di urgenza, per una migliore stratificazione, sta cambiando.

Ricordiamo alla maggioranza e alla Giunta che governano la Lombardia che l’autonomia differenziata, fortemente voluta, non è ancora stata approvata dal Parlamento e inoltre il nuovo livello di autonomia (nonostante le ferite inferte alla nostra Costituzione) non può essere operativo sino a che non saranno definiti i Livelli Essenziali di Prestazioni (LEP) che devono essere uguali su tutto il territorio nazionale.

 Noi Socialisti lombardi chiediamo fortemente delucidazioni al Presidente Fontana e all’assessore Bertolaso se quanto segue corrisponde al vero, ma soprattutto il perché:

di affidare la gestione dei LEP alle assicurazioni, trasformando una parte dei soldi pubblici, dei nostri cittadini, in utili per alcuni anziché in salute per tutti e perché le prestazioni ad alto costo non vengano più riconosciute ma debbano essere pagate dai cittadini.

Riteniamo assolutamente grave e ingiusto che pazienti con patologie gravi debbano sostenere costi onerosi per le cure (ricoveri DH) e le terapie.

Anche per la medicina di prossimità nulla di concreto è stato ancora fatto, per questo ricordiamo le contestazioni della Corte dei Conti sugli accantonamenti di ingenti risorse, sottratti alla prevenzione ed alla cura, mantenuti costanti anche durante la pandemia, con il personale stremato negli ospedali e sul territorio.

Queste ed altre risposte si attendono dalla maggioranza regionale anche le cittadine ed i cittadini lombardi; ne chiederemo conto direttamente a Fontana, Bertolaso e a tutta la destra lombarda in un prossimo presidio davanti alla sede della Regione, che intendiamo promuovere e organizzare nel prossimo mese di settembre.

 

Cremona 22/08/2023                                                                                                                               

PSI provincia di Cremona

PSI Lombardia

foto : Rufo Maraio Gigliotti Cinquepalmi

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