Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 07.04

Lorenzo Milani 'L’obbedienza non è più una virtù' | Pax Christi Cremona

Domenica 15 ottobre alle ore 15,30 presso la Parrocchia Maristella di Cremona

| Scritto da Redazione
 Lorenzo Milani 'L’obbedienza non è più una virtù' | Pax Christi Cremona

A 100 anni dalla nascita di don Lorenzo Milani, Pax Christi Cremona intende richiamare l’importanza e l’attualità del suo testo “L’obbedienza non è più una virtù”.

Un testo che è stato la sua memoria difensiva, scritta quando era già molto malato e quindi impossibilitato a presentarsi davanti ai giudici che l’avevano rinviato a processo in appello, per aver difeso pubblicamente l’obiezione di coscienza al servizio militare e alla guerra. Apologia di reato e incitamento alla diserzione furono i suoi capi di imputazione e di condanna.

Domenica 15 ottobre alle ore 15,30 presso la Parrocchia Maristella di Cremona Pax Christi -imitando lo stile della scuola di Barbiana “dal basso e dando la parola alla gente”- propone un laboratorio per riflettere e confrontarsi insieme, sui temi centrali de “l’Obbedienza non è più una virtù” che rivendica il primato della coscienza sulla legge quando questa è ingiusta verso i poveri o induce ad azioni criminali come la guerra.

Educare alla disobbedienza alla legge ingiusta o violenta è stato per don Milani un valore portante della sua scuola di Barbiana tesa a formare cittadini consapevoli, responsabili e quindi “sovrani” perché capaci di esercitare la libertà di coscienza a livello pubblico.

Oggi, in tempo di “terza guerra mondiale a pezzi” come dice papa Francesco,  di fronte al conflitto in Ucraina che vede l’Europa schiacciata a rifornire armi e non a intraprendere vie diplomatiche, don Milani ci ricorda che la guerra è sempre un crimine collettivo perché coinvolge decisioni e competenze diverse ed articolate sostenute però, sempre da uomini compiacenti e condiscendenti.

Don Milani ci avverte che nessuno, a qualunque livello si trovi e quale sia il ruolo che occupa, deve abdicare alla propria responsabilità personale di fronte a crimini collettivi, ma che ciascuno è chiamato a obiettare e dissociarsi - a parole e a fatti- dal male perpetrato nei confronti di troppe persone, vittime innocenti dell’ingiustizia e della guerra.

Nell’incontro si metteranno a fuoco le forme e le modalità di obiezione di coscienza alla guerra  possibili oggi , accanto alla testimonianza-video di obiettori di coscienza ucraini e russi.

 

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