Continuiamo a non capire se pensa che l'inceneritore di Cremona sia fonte di inquinamento o meno e se pensa che lo si debba spegnere il prima possibile, come promesso in campagna elettorale, oppure se ha cambiato idea e perché. Dalla presidente della Commissione Ambiente del Comune di Cremona questa forma di chiarezza crediamo sarebbe dovuta nei confronti dei cittadini, molti dei quali sono anche suoi elettori che ultimamente faticano a capirla.
Ci saremmo aspettati che lei enunciasse quali sono le sue competenze scientifiche sulla materia, dato che non le conosciamo e, come noi, molti altri cittadini, ma non lo ha fatto. Poi ha iniziato con il solito ritornello della macchina del fango a 5 stelle: un po' scarsa come argomentazione. E nel frattempo ha preso qualche altra cantonata, come la convinzione che a muoverci sia "l'ansia di far conoscere il nome dei propri consulenti al mondo".
Ci spiace deluderla, ma l'arch. Simone Larini, il consulente ambientale da noi citato, con relative notevoli competenze e referenze scientifiche sulla materia degli inceneritori, proprio non lo conosciamo. Semplicemente siamo abituati ad informarci sull'esistenza di personaggi autorevoli, indipendentemente dalle loro convinzioni politiche, per sostenere le nostre idee a favore dell'ambiente e contro l'incenerimento. Forse può sembrare strano a lei, troppo abituata alla logica dell'appropriazione del potere sulla base dell'appartenenza politica, ma è proprio così.
Anzi, dato che ci ha sollecitato sull'argomento, per noi del tutto ininfluente, in rete abbiamo trovato traccia di un intervento dell'arch. Simone Larini nell'ottobre 2014 al dibattito sul tema "Ultima fermata inceneritore", organizzato dall'associazione "Firenze Possibile" appartenente all'area civatiana del Pd, non del M5s. Poi abbiamo individuato un altro suo intervento a Brescia, nell'aprile 2014, sul tema "TuFaiLaDifferenza", un incontro tecnico-formativo sulla gestione dei rifiuti e sulle buone pratiche della raccolta differenziata. Al suo fianco Enzo Favoino, esperto assai apprezzato (almeno in campagna elettorale) dal sindaco Gianluca Galimberti, non solo dal M5s, che continua ad apprezzarlo anche ora.
Infine, nel tentativo di sminuirci, ha cercato di attribuirci manie da primi della classe, ma anche in questo caso dobbiamo disilluderla. Noi, per avere spazio sui media, dobbiamo sgomitare con fatica e non sempre i nostri comunicati trovano lo stesso spazio che viene riservato ai primi della classe del Pd. Nel suo caso, basta un commento su Facebook per avere l'attenzione dei media, quindi la diva è più probabilmente lei.
Da ripetenti, quindi, chiediamo a Francesca Pontiggia di spiegarci i contenuti del Decreto Legislativo n° 39/2013. A noi pare che la riguardi, ma ci affidiamo al suo illuminato parere, prima che ci annoi nuovamente con la storia del fango.
M5S Cremona
