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Ma quali ‘dolci ricordi del fascisno’ ... !!! di Giuseppe Azzoni

Spesso sul giornale La Provincia appaio lettere di nostalgici del periodo fascista. Giuseppe Azzoni risponde ad una di queste lettere ricordando che ‘il direttore del giornale La Provincia nel 1923, Claudio Miotti, avendo pubblicato una lettera di un fascista poco gradito dal neo gerarca, venne colpito per strada in faccia con un frustino da Roberto Farinacci. Il giornale, che non era certo ‘bolscevico’, fu costretto a chiudere per essere sostituito da Il Regime Fascista’.

| Scritto da Redazione
Ma quali ‘dolci ricordi del fascisno’ ... !!!  di Giuseppe Azzoni

Riportiamo parte della lettera di Giuseppe Azzoni pubblicata sulla Provincia di oggi 3 febbraio 2016.

Signor direttore, leggo che il sig. Luciano Pedrini, in una delle sue frequenti lettere di questo tenore, se la prende con un parlamentare che si oppone all’apologia, alla propaganda, a materiali di esaltazione del fascismo. Considera ciò come «demenziale necessità di censura» che lui sfida temerariamente, vantando il fatto che nella sua ‘dolce dimora’ campeggiano ritratti del duce, ‘bandiere della RSI’ e quant’altro. Quindi sbeffeggia – sapendo di poterlo fare senza problemi – e pone la ghignante domanda: «Preparo la valigia per Ca’ del Ferro?». Lui sa bene che a Ca’ del Ferro non ci va. Ma forse ha vuoti di memoria o finge di averli. Non ricorda nelle sue nostalgie che, durante gli anni dell’amato duce e delle bandiere nere uncinate, le ‘dolci dimore’ venivano violentate e se le brigate nere o le SS ci trovavano un ritratto di Matteotti, una falce e martello, un candelabro ebraico, una radio da cui si ascoltava radio Londra. c’erano percosse, arresti, confino, carcere… e, nella RSI che lui rimpiange, persino la deportazione in qualche lager. Non credo che il padrone di casa potesse dire ridendo «e adesso mi portate in via Jacini o alla villa Merli?». Quando il Sig. Pedrini, ed altri come lui, scrivono e pubblicano liberamente lettere sul Suo giornale, dovrebbero poi sapere (ma credo lo sappiano) che il direttore del giornale La Provincia nel 1923, Claudio Miotti, avendo pubblicato una lettera di un fascista poco gradito dal neo gerarca, venne colpito per strada in faccia con un frustino da Roberto Farinacci. Il giornale, che non era certo ‘bolscevico’, fu costretto a chiudere per essere sostituito da Il Regime Fascista. Vien da dire che il sig. Pedrini pensa di essere divertente e sfottente ma che invece c’è poco da scherzare con questi ‘dolci ricordi’. Giuseppe Azzoni (Cremona)

 

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