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Renzo Bernardi un cremonese antifascista da ricordare di Giuseppe Azzoni (Cremona)

Le idee politiche diverse non impedirono amicizia, impegno, rischi comuni. Bernardi, in proposito, fu percosso e ferito al volto perché non si iscriveva al fascio e rifiutava la camicia nera…

| Scritto da Redazione
Renzo Bernardi un cremonese antifascista da ricordare di Giuseppe Azzoni (Cremona)

Signor direttore, sono a chiederle di poter ricordare una persona significativa del novecento cittadino, una persona di cui ho parlato a lungo col professor Mario Coppetti che gli fu molto amico. Si chiamava Renzo Bernardi ed è scomparso nel 1965, cinquant’anni fa, a soli 54 anni. Con il 25 luglio 1943 fece parte di un gruppo che organizzò l’attività antifascista a Cremona. Oltre Mario Coppetti c’erano Emilio Zanoni, Giuseppe Speranzini, i fratelli Fezzi, Adriano Andrini e altri. Le idee politiche diverse non impedirono amicizia, impegno, rischi comuni. Bernardi, in proposito, fu percosso e ferito al volto perché non si iscriveva al fascio e rifiutava la camicia nera… Subito dopo la Liberazione e negli anni ’50 ebbe incarichi significativi nella Cgil, come amministratore della Camera del lavoro, nel Pci come direttore del settimanale della Federazione, nel Consiglio dell’Unione Cooperative Cremonesi di Consumo. E’giusto anche ricordare che, fisicamente assai prestante, fu atleta, nella Bissolati, della voga e del nuoto. Anzi, la perizia di nuotatore lo aveva salvato durante la guerra dopo l’affondamento della nave su cui era imbarcato come militare di Marina. Fu anche il corrispondente sportivo della pagina cremonese de ‘L’Unità’.

Giuseppe Azzoni (Cremona)

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