Vincenzo Montuori (CR) propone la poesia NOTTE DI CAPODANNO di MARGHERITA GUIDACCI
Voglio proporvi per la ricorrenza di oggi un testo della grande e purtroppo dimenticata poetessa MARGHERITA GUIDACCI dal titolo NOTTE DI CAPODANNO, un testo molto bello perché ci offre un’immagine anticonvenzionale del Capodanno:
Perché i segnali, stanotte, le luci/ dei bengala sui terrazzi, il rullare improvviso,/ i colpi sordi sul confine dell’ora?/ A chi vogliamo insegnare la via?// La sa fin troppo bene! E verrebbe da solo,/ mancasse la frenetica finzione/ che c’illude di avere il filo in pugno,/ di guidar noi questo viandante scomodo.// Esercizio-esorcismo della nostra paura!// Se vi fosse silenzio, udremmo un rombo nel sangue./ Se accettassimo il buio, sopra i nostri occhi chiusi/ più terribili stelle squarcerebbero i cieli.
MARGHERITA GUIDACCI, da “Terra senza orologi”, 1973