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Morbasco sud: è stato fin dall'inizio poco trasparente.(

| Scritto da Redazione
Morbasco sud: è stato fin dall'inizio poco trasparente.(

Parco Morbasco sud: è stato fin dall'inizio poco trasparente.(di Luci)
I lavori per la piantumazione del Parco Morbasco sud sono iniziati. Il comunicato stampa del Comune, per esaltare lo storico momento, ha messo in risalto "un percorso partecipativo concreto e trasparente, durante il quale abbiamo raccolto numerosi pareri positivi e l'apprezzamento di tanti cittadini. Nei 40 giorni di pubblicazione sul sito del Comune lo studio di fattibilità è stato visitato da circa 900 persone." Prendiamo atto che l'Amministrazione comunale intenda come "partecipazione" la semplice visione di un progetto e come pareri positivi quelli di generici cittadini, quali possono essere i parenti, i colleghi di partito e gli amici al bar. Aggiungere poi che "non sono pervenute all'amministrazione osservazioni critiche " rende il comunicato stampa un esempio di antiquata forma di creazione del consenso, per di più in versione strapaesana. La realtà è che non è mai stata data alcuna possibilità ai cittadini di esporre le critiche, o semplicemente le osservazioni e le domande: non a caso, nel giro di un giorno è stata adottata una Decisione da parte della Giunta Comunale, indetta una conferenza stampa (con foto di Autorità sorridenti) e avviati i lavori. Allora, visto che tutto va bene e che siamo una grande famiglia, prendiamo in considerazione, come ogni famiglia che si rispetti, i conti e iniziamo a fare la lista della spesa.

Prima fase. Iniziamo dal "Progetto definitivo relativo PSR 2007-2013 – Misura 221 – boschi permanenti a scopo ambientale, paesaggistico e protettivo", come da Decisione della Giunta Comunale del 21 gennaio 2011: il costo complessivo dichiarato dell'intervento di piantumazione è di 36.498,69 euro, a carico del Consorzio Forestale Padano Soc. Coop. Agricola, resosi disponibile a richiedere il finanziamento. La relazione tecnica allegata dichiara che l'area interessata è di 4,16 ettari. Il PSR 2007-2013, per la misura 221, prevede che si possa richiedere un finanziamento massimo di 8.500 euro ad ettaro, per ottenere un contributo, per la tipologia giuridica del richiedente, pari al 70%. La superficie da destinare a bosco è di 4,16 ettari, per cui la richiesta è di 8.500 x 4,16 = 35.360 euro, finanziabile al 70 %, ovvero 24.752 euro. Infatti il Decreto Regionale n. 87 del 12 gennaio 2011 destina questa somma all'intervento richiesto.

In precedenza, la Giunta Comunale, il 22 dicembre 2010, nel progetto preliminare del Parco, aveva destinato, per la prima fase di realizzazione, 7.648,52 euro per "bosco permanente a scopo ambientale, paesaggistico o protettivo – misura 221" e 14.523,98 euro per la riattivazione del pozzo esistente. Riassumendo, se il costo previsto è di 36.498,69 euro e il Consorzio Forestale ne mette 24.752, anche aggiungendo i 7.648,52 euro del Comune dichiarati nel progetto preliminare, mancano dei soldi. Serve quindi una specifica chiara e completa delle voci e dei relativi costi che hanno portato a definire, nella recente Decisione di Giunta, l'importo complessivo dei lavori di questa prima fase, nonché l'elenco completo dei costi effettivamente sostenuti. Nel progetto preliminare erano previsti altri 0,5 ettari per questa tipologia di intervento: se il Consorzio Forestale ha inoltrato ulteriore domanda di accesso ai finanziamenti, sono altri 2.975 euro. Il termine del periodo per queste richieste è però il 13 maggio 2011, con eventuale ammissibilità al finanziamento prevista per il mese di luglio, per cui fino all'autunno prossimo questo intervento (sempre ammesso che venga finanziato) non è da mettere in conto. In definitiva, il prospetto non è chiaro. Chiediamo anche di rendere noto l'importo preciso che il "privato" ha messo a disposizione per il Parco e a quale scopo è stata destinata tale somma. Portiamo inoltre a conoscenza della Provincia, ente che dovrà "collaudare" a fine lavori l'impianto, che il lavoro di aratura a 50 cm, anche se dichiarato, non è stato eseguito.

Il PII del Morbasco sud, e quindi anche questo progetto di Parco urbano, nonostante le dichiarazioni auto-celebrative dei comunicati stampa dell'Amministrazione, è stato fin dall'inizio poco trasparente, tralasciando completamente le osservazioni e i dubbi dei cittadini: le domande sono sempre state poste, sono mancate le risposte. Comunque, ci portiamo avanti con l'analisi dei conti, anche per le successive fasi.

Seconda fase: prevede nuovi sentieri naturalistici, la sistemazione della viabilità esistente, nuova viabilità e una fascia di rispetto carrabile per servizi. Non è ancora stata definita ma, come è possibile notare, parte della viabilità è già stata sistemata.

Sono 550 metri di strada già battuta e percorribile, un intervento che consente un comodo accesso alla Cascina Pennelli. Il Parco è ad esclusivo uso di ciclisti e pedoni, ma questa strada è già utilizzata dalle auto. Non essendoci inoltre sbocco, oltre il sottopassaggio della ferrovia, per un percorso ciclo-pedonale, di fatto questa sistemazione è utile solo per chi entra ed esce dalla Cascina, con tutti i mezzi possibili.

 Chiediamo quindi chi ha autorizzato questo intervento di sistemazione della strada, quale ditta lo ha eseguito, quali sono i costi del materiale e del lavoro, quali controlli vengono effettuati per impedire l'accesso alle auto. Chiediamo una segnaletica, già da ora, relativa al passaggio esclusivo ciclo-pedonale e una "sbarra" che impedisca l'accesso alle auto. Chiediamo inoltre il progetto di pista ciclo-pedonale che si svilupperà a partire dal passaggio sotto la ferrovia verso l'esterno del parco, i tempi di realizzazione e i costi previsti: arrivare fino a lì e non potere andare oltre sarebbe un controsenso. Un percorso utile, appunto, solo per chi va e chi viene dalla Cascina Pennelli. E' previsto inoltre un intervento di 116.223,91 euro per la fascia di rispetto carrabile dei servizi. Questa fascia perimetrale, della larghezza di 10 metri, inizia dal nuovo (e inutile) parcheggio in via 1° Maggio per arrivare, anche questa, al sottopassaggio della ferrovia. Come è possibile notare, i lavori sono già iniziati, i "servizi" in oggetto si presume siano quelli visibili.

Il ragionamento però non quadra. La fascia di rispetto è riferita alla piantumazione degli alberi, al fine di evitare danni dovuti allo sviluppo delle radici, e per potere accedere velocemente alle condutture in caso di necessità: tenuto conto che le condutture non hanno bisogno però di verifiche periodiche, renderla carrabile diventa un lavoro inutile, sarebbe sufficiente lasciarla libera da ingombri. Perché allora tutti quei soldi? Una ipotesi è che i "servizi", che ora si interrompono nei pressi della linea ferroviaria, vengano collegati a quelli della Cascina, con una copertura stradale in superficie che permetterebbe l'accesso alla Cascina direttamente dal parcheggio in via 1° Maggio. Non si capisce però perché tutti questi costi siano a carico del Parco, e quindi della comunità, che già si sobbarca una colata di cemento che cambierà completamente la zona. Chiediamo quindi una specifica dei "servizi" citati, la motivazione dei costi dichiarati, la visione completa di questo progetto di fascia carrabile e i motivi per cui quest'area di rispetto deve essere carrabile. Segnaleremo inoltre all'autorità competente l'apertura del cantiere, in area pubblica senza segnaletica specifica, con protezioni inadeguate e quindi potenzialmente pericoloso.

Terza e quarta fase. Nuovi impianti vegetali, tappeti erbosi, impianto di irrigazione e laghetti, anfiteatro: serve una scheda dettagliata con le motivazioni, la previsione dei costi per singola voce e il progetto puntuale.

Quinta fase: si prevede l'attraversamento del Cavo Morbasco (60.172,70 euro) e una struttura polivalente (510.457,53 euro). Chiediamo il progetto di pista ciclo-pedonale che si svilupperà a partire dal ponte sul Cavo Morbasco verso l'esterno del parco, i tempi di realizzazione e i costi previsti: costruire un ponte senza la pista ciclo-pedonale che lo raggiunge è solo uno spreco di soldi. Chiediamo il progetto della struttura polivalente, a quale scopo sarà destinata, chi la gestirà, la specifica dei costi previsti e la valutazione per la quale è stata consentita una ulteriore edificazione nel Parco. A nostro avviso, questa struttura di servizio rischia di diventare come l'ostello a Po, un monumento allo spreco e alla superficialità.

Sesta fase: si prevede, per l'impianto di illuminazione pubblica, una spesa di 287.066 euro. Pur considerando le esigenze di sicurezza, ci sembra necessario valutare bene questa somma considerevole, per cui chiediamo di rendere pubblico il progetto e la specifica dei costi.

Quando si parla di PII Morbasco la conclusione è sempre la stessa, proseguire i lavori senza dare spiegazioni. Come cittadini continueremo a porre domande, ci sembra legittimo ottenere delle risposte. Un' ultima nota, forse di minore importanza, ma significativa dell'attenzione che viene posta a questo progetto (tratto dalla Relazione tecnica allegata):

Un scopiazzatura di precedenti relazioni, chiediamo, prima di approvare e rendere pubbliche le Relazioni, almeno di leggerle.


Vi segnaliamo inoltre questo video

L'invasione degli ultracorpi
http://www.lucicremona.it/video-documenti/153-linvasione-dei-totem

Per saperne di più clicca qui: http://www.lucicremona.it

Fonte Luci Cremona

 

 

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