Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 02.41

Neuralink: il chip di Elon Musk che promette una connessione tra cervello e computer

Si chiama Neuralink ed è un chip nato per far comunicare il cervello umano con un computer, ma per adesso i test sono stati fatti coinvolgendo i maiali

| Scritto da Redazione
Neuralink: il chip di Elon Musk che promette una connessione tra cervello e computer

Sembra fantascienza e invece è solo lo spirito innovativo di Elon Musk, che ha lasciato tutti a bocca aperta con la sua presentazione di Neuralink, il progetto di un impianto cerebrale che permetterebbe una comunicazione fra la mente umana e la macchina. In pratica, come nel migliore dei film futuristici, cervello e computer sarebbero connessi e interagirebbero fra loro, solo grazie ad un chip che misura 8 millimetri.

Elon Musk si è meritato l'effetto wow, ancora una volta, dopo aver presentato Neuralink a San Francisco, con il mondo connesso in streaming e qualche spettatore in presenza. Il sistema, che al momento è in attesa di una sperimentazione accurata sull'uomo, è stato testato su Gertrude, un maialino, nel cui cervello è stato installato un chip grande all'incirca quanto una moneta.

La demo dei tre porcellini, come l'ha ironicamente definita lo stesso Elon Musk, ha mostrato come le connessioni cerebrali di Gertrude potessero essere monitorate su computer. L'animaletto, ignaro del fatto di avere gli occhi del globo puntati addosso, si è mosso all'interno di un recinto e agli spettatori non è sfuggita la sua attività neuronale nell'atto di spostarsi o grufolare nella paglia.

Perché demo dei tre porcellini, vi starete chiedendo, visto che ad essere sotto osservazione era solo Gertrude. Perché in effetti il team di scienziati che sta seguendo il progetto Neuralink ha testato l'impianto su tre maiali, i quali, a detta degli studiosi, si sono comportati in modo naturale durante il monitoraggio, evidentemente anticipando un giusto quesito, ossia se Neuralink, oltre a registrare dati, possa in qualche modo cambiare il comportamento di chi lo usa.

Da parte di Elon Musk, inutile dirlo, grande entusiasmo per i risultati raggiunti e già altrettanto grandi aspettative sugli utilizzi del chip per la salute umana e in particolare per rendere più semplice la vita di chi soffre di disturbi neurologici come Alzheimer, Parkinson e malattie a livello di midollo spinale:

Un dispositivo del genere può effettivamente aiutare a curare disturbi quali perdita di memoria, perdita dell'udito, depressione e insonnia

Dicevamo, la sperimentazione sull'essere umano. La presentazione di Neuralink a San Francisco aveva come scopo quello di reclutare volontari, sebbene sia già attivo un test su un numero esiguo di pazienti umani affetti da paralisi o paraplegia, come spiegato dal dottor Matthew MacDougall, che però non ha fornito dettagli sulle tempistiche.

I test che riguardano le connessioni tra il cervello e la macchina, in realtà, devono rispettare protocolli di sicurezza precisi e al momento le sperimentazioni sull'uomo sono limitate a livello di numeri. Ma Elon Musk prevede di poter fare il passo successivo entro la fine di quest'anno, in barba agli scienziati che reputano il progetto un pochino troppo precipitoso.

Certamente nulla sembra impossibile al CEO di Tesla e SpaceX, che a settembre scorso prometteva all'umanità di arrivare presto su Marte e che oggi si mostra molto fiducioso sugli sviluppi dell'intelligenza artificiale al servizio della comunità, anche in tempi piuttosto brevi. Non ci resta che aspettare. Forse neanche troppo.

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