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Nuova sanità cremasca I sindaci uniti invito documento a Fontana

Nel documento è possibile individuare anche alcuni indirizzi volti ad orientare la già annunciata revisione della L.R. 23/2015, in chiave di un maggiore coinvolgimento dei Territori.

| Scritto da Redazione
Nuova sanità cremasca I sindaci uniti invito documento a Fontana

Nuova sanità cremasca I sindaci uniti invito documento a Fontana

Ieri sera i Sindaci del Distretto Asst di Crema in assemblea - da remoto - hanno approvato all'unanimità un Ordine del Giorno, frutto del lavoro trasversale e condiviso da tutti i sindaci del territorio, che fa una sintesi di tutte le istanze in tema di sanità del territorio cremasco, di concerto con il Direttore Generale della Asst, e che oggi è stato inviato a Regione Lombardia e al nuovo assessore al Welfare.

Accanto a queste istanze, nel documento è possibile individuare anche alcuni indirizzi volti ad orientare la già  annunciata revisione della L.R. 23/2015, in chiave di un maggiore coinvolgimento dei Territori.

In allegato, l'Ordine del giorno approvato e la lettera inviata stamani al presidente Attilio Fontana e all'assessora al Welfare, Letizia Moratti dal sindaco Stefania Bonaldi in qualità di presidente dell'Assemblea del Distretto ASST Crema.

Ecco le richieste principali:

*Ampliamento e adeguamento del Presidio Ospedale Maggiore di Crema:

  1. Piastra dell’ Emergenza Urgenza.
  2. Pronto Soccorso (Piano -1). In particolare: area di attesa pre-triage, osservazione dei pazienti in trattamento, aree di cura codici rossi (sale urgenza). Ad oggi sono spazi insufficienti per i 66000 accessi/anno in incremento costante (+ 10% in 5 anni);
  3. Cardiologia e Interventistica (Piano zero): Emodinamica, Elettrofisiologia, Semintensiva Cardiologica, Interventistica per posizionamento di defibrillatori, degenza); l’Area Cardiologica dell’Ospedale di Crema, Centro di riferimento regionale e nazionale di avanguardia e di complessità dei pazienti trattati, necessita di un intervento di adeguamento degli spazi ai volumi di attività (supporto logistico), di ampliamento delle sale interventistiche e di revisione dei percorsi; gli interventi sono sinergici agli investimenti già previsti e di prossima introduzione di potenziamento della diagnostica cardiovascolare (pacchetto applicativo software di Risonanza Magnetica Nucleare per studi mirati sui tessuti e vasi cardiaci);
  4. Area della Medicina Accettazione ed Urgenza (Piano 1): rafforzamento della funzione di degenza di medio-alta complessità con postazioni di monitoraggio e semintensive;
  5. Blocco Operatorio (Piano 2): adeguamento necessario alla innovazione tecnologica avvenuta negli ultimi decenni;
  6. Servizi -Spogliatoi: eventuale ampliamento al Piano -2 dell’Area degli spogliatoi del personale e realizzazione della mensa per dipendenti;
  7. Umanizzazione delle degenza nell’Edificio Palazzina: ristrutturazione dei Piani 1,2,3 della Palazzina degenze Area Medica (Neurologia, Nefrologia, Medicina Generale) con realizzazione di camere a 1, 2 e 3 letti con servizi interni, totale rifacimento di impianto di climatizzazione e adeguamento dell’impianto ossigeno, per colmare il gap esistente con il livello delle degenze del monoblocco, oggetto di ristrutturazione negli anni recenti.

*Ospedale di Crema, Nuovo Edificio per le Riabilitazioni Specialistiche di Alta Complessità:

costruzione di una nuova Palazzina di tre piani fuori terra ed un piano interrato con relative degenze, palestre e servizi complementari (20 posti letto per modulo per un totale di circa 60 posti letto complessivi di riabilitazione specialistica). L’intervento è indispensabile per garantire gli ottimali outcome di recupero funzionale. I pazienti da trattare provenienti in primis dalle UU.OO. per acuti di Cardiologia, Pneumologia e Neurologia dell’Ospedale Maggiore richiedono la disponibilità in vicinanza di strutture per acuti.

*Polo Territoriale di Rivolta D’Adda e secondo PreSST. L’attuale Presidio di Riabilitazione di Rivolta d’Adda si presta per la trasformazione in Polo di servizi di medicina e assistenza territoriale, secondo i modelli in buona misura già prefigurati dalle norme regionali. In tal senso si profila la collocazione di due sezioni di Degenza di Comunità (attuali sub-acute), una da 20 posti letto di livello “base” e una da 22 letti di livello “avanzato”. Al primo piano troverà collocazione il PreSST, per le attività territoriali riferite all’area “nord-ovest” - Alto Cremasco (tendenzialmente i sub-ambiti di Pandino e Sergnano), con potenziamento della diagnostica per immagini e della attività ambulatoriale specialistica, allo scopo di intercettare esigenze anche extra provinciali, che già gravitano sul presidio di Rivolta, vista la sua posizione di confine. Lo spostamento delle unità riabilitative non dovrà interessare il settore della Riabilitazione delle Dipendenze, realtà consolidata da decenni nel presidio rivoltano, sia presso la struttura centrale, con la degenza, sia presso gli appartamenti esterni per la residenzialità, con una previsione di sviluppo della vocazione agli interventi di recupero per giovani adulti e/o in fase precoce, incrementando la collaborazione con le attività di prevenzione dell’intero territorio cremasco, attraverso iniziative allargate di “aggancio” e “prevenzione del danno”.

*Danno atto che gli interventi sopra indicati, realizzati integralmente ed unitariamente, contribuiscono efficacemente allo sviluppo del sistema sanitario e socio-sanitario del territorio cremasco perché potenziano il polo ospedaliero e, con la realizzazione dei PreSST, trattandosi di presidi socio sanitari territoriali, gestiti e coordinati dalla ASST, consentono un reale e più proficuo incontro e scambio fra la medicina ospedaliera e quella del territorio, con i MMG e figure anche innovative come l’Infermiere di famiglia e di comunità.

 *Si impegnano a informare delle succitate istanze, nelle modalità che ciascuno riterrà le più idonee, i propri Consigli Comunali e le proprie Comunità, al fine di un sostegno pieno da parte di tutto il Territorio Cremasco.

In allegato vedi documenti

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