Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 09.03

Onlit News :O.P.due commissari indagati; A2A solo dividendi? |Dario Balotta

OPERE PUBBLICHE: ONLIT, PARTE MALE LA STRUTTURA COMMISSARIALE ;A2A:economia circolare o dividendi?

| Scritto da Redazione
Onlit News :O.P.due commissari indagati; A2A solo dividendi? |Dario Balotta

Onlit News :O.P.due commissari indagati; A2A economia circolare o dividendi |Dario Balotta

OPERE PUBBLICHE: ONLIT, PARTE MALE LA STRUTTURA COMMISSARIALE ;A2A:economia circolare o dividendi?

OPERE PUBBLICHE: ONLIT, PARTE MALE LA STRUTTURA COMMISSARIALE: DUE COMMISSARI INDAGATI (DISASTRO PIOLTELLO E PONTE MORANDI), “SVUOTATE” RFI E ANAS                                                                                      

La trentina di dirigenti chiamati a velocizzare gli investimenti provengono quasi totalmente da RFI, Anas o dal Ministero delle Infrastrutture. La nomina dei commissari rischia di essere un boomerang che finirà col rallentare la già scarsa operatività delle maggiori stazioni appaltanti del Paese, e del Ministero da dove sono stato prescelti i commissari. Anziché cogliere l’occasione per aggiungere nuove risorse scelte sul mercato e fuori dalle ingerenze dei partiti si è scelta una insidiosa scorciatoia. Andavano adottate poche regole chiare e semplici, come quelle dei paesi europei che hanno recepito gli indirizzi comunitari, invece l’Italia continua a seguire la strada delle nomine emergenziali di commissari che, oltre a non velocizzare i lavori, spesso si dimostrano assai vulnerabili a fenomeni di corruzione, malversazione e aumento dei costi. Se poi già in partenza due dei commissari sono indagati, e quindi poco credibili, c’è da ritenere che la struttura non avrà molto successo. Si tratta di Vincenzo Macello e Roberto Ferrazza indagati per il disastro ferroviario di Pioltello e per il crollo del ponte Morandi.  Ormai in Italia è la deroga a essere diventata la vera procedura ordinaria: senza tuttavia che le criticità siano venute meno.

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A2A:ONLIT economia circolare o dividendi?

Non è dato a sapere se il “roboante” piano industriale decennale di A2A presentato stamane da Mazzoncini sia stato approvato anche dagli azionisti di controllo pubblici (Milano e Brescia che insieme detengono il 50% di A2A) oppure no. I due pilastri strategici del piano industriale sono l’economia circolare e la transizione energica, certamente condivisibili sulla carta e ampiamente menzionati in ogni piano industriale presentato a Piazza Affari da qualche tempo a questa parte.  Non sono chiari però gli  strumenti che verranno adottati per conseguire gli obiettivi del piano decennale nel caso di A2A.  Il 73% degli investimenti programmati (per complessivi 16 mld) riguarda i facili business amministrati o contrattualizzati con la pubblica amministrazione. Questo in primis per rassicurare il mercato e gli azionisti privati (49%) sempre più pretenziosi di dividendi certi e crescenti nel tempo che solo la mano pubblica sa e può garantire alle proprie aziende pubbliche.  A2A così continuerà  a bruciare rifiuti per generare energia nel mega inceneritore di Brescia. Proseguirà  sulla strada dello sfruttamento delle rendite di posizione monopoliste dei servizi comunali (reti luce, gas, teleriscaldamento e servizi idrici)  e proseguirà nello sfruttamento delle concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche. Sono previste azioni volte ad una crescita nel recupero di energia dai rifiuti, obiettivo non proprio circolare. Nel piano si lascia intendere che sarà supportato dal generoso supporto delle tariffe amministrate e dai consistenti  sussidi pubblici (diretti ed indiretti). Le  facili acquisizioni societarie restano sullo sfondo, prefigurando un’ulteriore concentrazione dell’offerta dei servizi. Sullo sfondo della crescita degli utili maturati nei settori regolamentati particolarmente graditi all’azionista privato ed a quello pubblico, si profila dunque un piano industriale che potrebbe nascondere qualche insidia per l’ambiente e per la libera concorrenza.

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Dario Balotta presidente ONLIT  (Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Trasporti e Infrastrutture)   

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Milano  gennaio  2021

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