Pentagono rapporta anomalie di produzione degli F-35 acquistati dall’Italia
[1] Continuereste a dire di sì ad un progetto problematico, sia dal punto di vista tecnico sia dei costi, senza metterlo davvero e sensatamente in discussione? Eppure è quello che succede all'Italia, e non solo, con il programma Joint Strike Fighter dei cacciabombardieri F-35. L'ennesima bocciatura arriva dal Rapporto al Congresso USA di Michael Gilmore, il DOT&E del Pentagono cioè il Direttore della sezione di test operativi e valutazione del Dipartimento della Difesa Statunitense. Il documento viene pubblicato ogni anno e riguarda lo stato tecnico e procedurale delle acquisizioni armate statunitensi.
Altreconomia ha potuto analizzare in anteprima la sezione dedicata all'F-35. Dai software ai sistemi di missione, dalla struttura al peso, dalla dotazione in armi al cosiddetto Helmet-Mounted Display System.
Il giudizio del Pentagono è lapidario: "Le performance riguardanti l'operatività complessiva continuano ad essere immature e si basano fortemente su supporto e soluzioni proposte dall'industria che sono inaccettabili per operazioni di combattimento. La disponibilità di velivoli e le misure di affidabilità tassi di manutenzione sono tutte sotto gli obiettivi che il Programma si era dato per questo punto del proprio sviluppo".
[2] L'approfondimento in anteprima integrale è sul sito di Altreconomia
Info e contatti: Altreconomia, 02.89919890 ufficiostampa@altreconomia.it
Links:
[1] http://www.altreconomia.it
[2] http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=4496
[3] http://www.phplist.com
2014-01-30