Secondo le stime di Avaaz, ci sono almeno 25.000 minori non accompagnati che cercano rifugio in Europa in questo momento. Dopo essere scappati da situazioni drammatiche, aver perso molto spesso i genitori, aver assistito a violenze per noi inimmaginabili ed aver affrontato viaggi pericolosi, hanno bisogno di un posto sicuro, dove riprendersi dai traumi subiti e ricominciare a crescere il più possibile sereni, come è diritto di tutti i bambini e le bambine.
Invece, arrivati in Europa, i problemi, e i pericoli, non sono finiti. L’anno scorso, solo in Italia, 6000 minori si sono volatilizzati. Alcuni hanno raggiunto, senza nessuna protezione e illegalmente, i familiari in altri paesi europei, ma molti sono finiti nelle mani di criminali e di trafficanti di esseri umani.
Ormai alle frontiere, trasformate in cortine di filo spinato, non vengono fatti passare neppure i minori che hanno familiari che li aspettano da qualche parte in Europa.
Ma, dice la comunità avaaz, una recente sentenza, che crea un importante precedente giuridico, stabilisce che i minori non accompagnati hanno il diritto di chiedere asilo nei paesi europei dove già risiede un loro familiare. Ma per far valere questo diritto è necessario che siano tutelati giuridicamente e protetti durante tutto l’iter del processo.
Avaaz si propone di:
-sostenere cause legali in tutta Europa per obbligare i paesi a dare rifugio a questi bambini;
-aiutare gli avvocati a identificare e ad assistere i bambini per riunirsi con i familiari residenti in Europa;
-ottenere protezione, assistenza e ospitalità per i rifugiati durante le cause legali;
-sensibilizzare l'opinione pubblica e fare pressione politica per un’azione urgente per aiutare i rifugiati.
Per questo chiede un contributo, anche minimo e simbolico.
Chi volesse raccogliere l’invito può chiedere ulteriori informazioni all’indirizzo www.avaaz.org/it/contact.