Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 12.16

Provincia di Cremona: ‘Posta distribuita a giorni alterni nel nostro territorio’

«I tagli a risorse e personale non siano la logica che guida lo sviluppo del Paese»

| Scritto da Redazione
Provincia di Cremona: ‘Posta distribuita a giorni alterni nel nostro territorio’

«Il territorio Cremasco, Cremonese e Casalasco hanno già pagato pesantemente i tagli del servizio postale in questi anni, sia con le riorganizzazioni degli sportelli sia in termini di rimodulazione della distribuzione sul territorio periferico e nelle zone rurali. Non è più possibile sopportare una tale situazione dopo che i Comuni hanno investito in strutture e speso importanti risorse economiche al fine di far di tutto per mantenere questo servizio fondamentale per la collettività, istituzioni, cittadini e imprese»: così il Presidente della Provincia di Cremona, Carlo Vezzini, all’indomani della notizia della riorganizzazione del servizio di distribuzione della posta a giorni alterni, in via di attivazione anche in Lombardia. «Non sono convinto che i tagli ai servizi, alle risorse economiche e umane siano gli unici elementi per far traghettare un Paese dalla crisi al rilancio. Occorre, invece investire, soprattutto nelle zone più lontane dai centri urbani, non solo per rendere sempre più omogenei i territori, ma per continuare a garantire sviluppo e presidi. Se è vero, per esempio, che a Cremona le zone di recapito passeranno dalle attuali 172 a 132, equivarrebbe da un lato a faticare a garantire continuità del servizio e dall’altro a porre le condizioni per pesanti disagi per cittadini e imprese».

Conclude Vezzini: «Occorre un fronte unico con i nostri Consiglieri Regionali e parlamentari affinché si avvii un confronto con Regione, Governo e Poste Italiane per trovare soluzioni che non siano solo tagli lineari. A breve invierò anche una nota da diffondere ai colleghi delle altre Province, coinvolgendo la stessa UPL». I Consiglieri Regionali Agostino Alloni, Federico Lena e Carlo Malvezzi hanno espresso forte preoccupazione e si attiveranno con la Regione per un confronto con la stessa Direzione regionale di Poste Italiane.

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