Recensione romanzo, Sono Mattia, Scala C di Alberto Piazzi
A un anno dall’uscita in libreria del giallo Il dossier E (Robin Edizioni), Alberto Piazzi è tornato con un romanzo, Sono Mattia, Scala C (pubblicato dallo stesso editore), che mette d’accordo tutti, amanti dei romanzi intensi e passionali.
Perché c’è la suspense, sì, ma c’è soprattutto una trama romanzesca, una storia di ingiustizie, sogni infranti, riscatti, vendette, amicizie e amori.
Sono Mattia, Scala C, gira intorno alla vita di un ragazzo nato alla periferia di Milano nel ’56. È simpatico, brillante, coccolato e protetto dai genitori e dai vicini di casa. Solo che, la vita gli riserva brutti colpi quando è ancora in tenera età. Lui reagisce, è forte, non si scoraggia e fa di tutto per mantenere la mamma Agnese e il fratello Uccio. Ci riesce, finché la vita gli assesta altri colpi, e a soli 14 anni è uno degli ospiti della Villa dei Gerani, il vecchio riformatorio di Pizzighettone.
Naturalmente, questo è solo l’inizio, ma crediamo che basti per dare un’idea del ventaglio di temi che Alberto Piazzi si è preso la briga di affrontare. Col sottofondo dell’Italia degli anni 70-90, scandaglia i sentimenti del protagonista del romanzo, mostrando fino a che punto la nostra storia dipenda molto spesso dagli altri.
Costruito per flash-back e rimandi, Sono Mattia, Scala C è un racconto agile e divertente, pieno di aneddoti e di incontri simpatici o drammatici. Un viaggio attraverso episodi che avvengono nelle strade medievali del borgo di Pizzighettone e quelle suggestive di Cremona: corso Vittorio Emanuele II, via Palestro, corso Campi, via Garibaldi, via Guarneri, via Verdi, via Cavallotti, via Rigotti, via Boldori, via Tribunali, via del Vasto, via Ghinaglia, via Manna, piazza Cadorna.
Un romanzo che fa emergere tra le pagine le bellezze di Pizzighettone e di Cremona, per Alberto Piazzi luoghi unici, fantastici e amatissimi.
Sono Mattia, Scala C (Robin Edizioni). Codice ISBN 978-8872744734
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