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Recensione TALI I PADRI – TALI I FIGLI saggio psicodinamico sulla paternità di Vincenzo Capodiferro | Miriam Ballerini

È un saggio complesso, piuttosto tosto da seguire, non certo una lettura di svago. L'autore ha fatto un excursus fra filosofia: letteratura, religione e psichiatria.

| Scritto da Redazione
Recensione TALI I PADRI – TALI I FIGLI saggio psicodinamico sulla paternità di Vincenzo Capodiferro | Miriam Ballerini

Recensione TALI I PADRI – TALI I FIGLI saggio psicodinamico sulla paternità di Vincenzo Capodiferro | Miriam Ballerini

 L'autore è un professore di filosofia e, al suo attivo, ha diversi saggi.

Quest'ultimo nato è un saggio che volge un occhio attento alla figura paterna. Dalla dedica all'inizio del libro, rivolta a suo figlio, comprendiamo quale sia stata la molla che ha scatenato il desiderio di scrivere queste pagine.

È un saggio complesso, piuttosto tosto da seguire, non certo una lettura di svago. L'autore ha fatto un excursus fra filosofia: letteratura, religione e psichiatria.

Il famoso detto “tale padre, tale figlio”, sta a significare che, solitamente, si assomiglia caratterialmente a chi ci ha cresciuti.

Ecco cosa ha messo in campo l'autore per argomentare come la figura paterna sia poco presente.

“Questo piccolo saggio intende rivalutare la figura paterna, troppo trascurata dalle scuole psicologiche. La madre è tutto!”

Questo è dimostrato da Freud, per il quale il complesso di Edipo è incentrato sull'incestuoso rapporto che il bambino ha con la madre.

Viene anche ripreso dall'etologia, ad esempio l'imprinting studiato da Konrad Lorenz ci mostra come i cuccioli seguano l'esempio della madre.

E così via, passando da Platone, Schopenhauer, Leopardi, ecc.

Sant'Agostino ci spiega che la personalità dell'essere umano è triplice: “Queste tre cose, memoria, intelligenza, volontà, poiché non sono tre vite, ma una sola vita, né tre menti, ma una sola mente, non sono assolutamente tre sostanze, ma una sola sostanza”. Noi siamo creati ad immagine e somiglianza di Dio.

Al momento della nascita di un bambino, il rapporto che lo lega con la madre è unico: “Il rapporto madre-figlio è biologicamente indispensabile ed inevitabile. Ciò crea un rapporto di forte dipendenza da entrambi i lati: dal lato genitoriale come complesso di salvazione e da quello filiale come bisogno di sopravvivenza. Questo vale in tutte le specie animali, ed anche vegetali, cioè nelle specie viventi in generali. Gli elementi primari della funzione materna sono il soddisfacimento dei bisogni elementari”.

Quello il ruolo della madre, e il padre?: “Se la funzione materna presiede al piacere compensativo, o biologico, quella paterna presiede necessariamente a quello sessuale, o erotico. La funzione paterna si determina nella dimensione della sessualità. Solo in rapporto a questa è sostenibile la distinzione delle funzioni paterna e materna. È chiaro che in una visione ove la dimensione sessuale viene a perdere di importanza a favore di una promiscuità, o ambivalenza27, la funzione paterna non ha più importanza. Eppure in natura non è così: la dimensione sessuale è necessaria alla propagazione della specie. Se non fosse così importante per la Natura madre questo aspetto, ella avrebbe creato degli ermafroditi, capaci di riproduzione, come forse era in origine”.

Capodiferro spiega argomentandolo il complesso di Edipo, quindi tutte le varianti psicologiche che si susseguono dalla nascita ai primi anni di vita del bambino.

L'autore prosegue dimostrando come, la sana crescita dell'individuo, avvenga all'interno della famiglia, questo gruppo prezioso che, al giorno d'oggi, sta scomparendo.

“Il rapporto materno è prima di tutto rapporto narcisistico della madre con sé stessa. La madre ama se stessa nel bambino. In effetti è un rapporto a due che può svilupparsi non però senza l’intervento paterno: però mentre la madre ama sempre il figlio non amando necessariamente il marito, il padre ama il figlio solo amando la madre. Il rapporto trinitario è fondamentale. L’esistenza delle ragazze madri conferma che spesso l’assenza paterna crea non pochi problemi. Tutto dipende dalla vocazione paterna o materna. Vi deve essere una vocazione genitoriale alla base. La famiglia, il matrimonio è vocazione, è chiamata, dunque risposta, responsabilità e responsività. Questo vale per la famiglia naturale che dai secoli dei secoli rende integre le società, ma anche per la famiglia atipica che viene a svilupparsi oggi. Altri tipi di società corrotte, come Sodoma e Gomorra hanno fatto la fine che si meritano. Questa società farà altrettanto la fine che si merita, senza famiglia. Una società senza padri ha generato un’altra società: quella senza figli!”

Continuando nella lettura troviamo due esempi letterari che trattano della madre: GIACOMO ED ADELAIDE L’interpretazione della Natura leopardiana come personificazione della madre e SCHOPENHAUER E MAMMA VOLONTÀ Come le madri rovinano i figli …

Come potete vedere il materiale su cui riflettere non manca. Certo, non vi dirò che è un testo leggero e che si legge tutto d'un fiato; ma ritengo possa essere apprezzato indubbiamente dai cultori del genere, dagli studenti e anche da chi, con un poco d'impegno, voglia addentrarsi in questa ricerca della figura paterna.

 

© Miriam Ballerini

TALI I PADRI – TALI I FIGLI saggio psicodinamico sulla paternità di Vincenzo Capodiferro

© 2020 Editrice GDS

Pag. 42 Formato kindle € 2,99

  

Fonte:https://oubliettemagazine.com/2020/06/11/tali-i-padri-tali-i-figli-di-vincenzo-capodiferro-un-saggio-psicodinamico-sulla-paternita/?fbclid=IwAR0la1k4Ag8HPx4Mm3hklVAMlJUWTySpYpzRnJbb0rNLu2m8G0Uqp4nnwg4

 

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