#RenziRispondi di Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana)
Ieri sera Matteo Renzi ha risposto a se stesso, ponendosi domande che nessuno gli aveva fatto. Imbarazzante. Forse non ha capito le domande e quindi non ha risposto. Proviamo di nuovo.
- Mohammed bin Salman è il principe ereditario di una monarchia illiberale e feudale, quella dell’#ArabiaSaudita, che commercia in armi e muove guerre. Renzi è un Senatore della Repubblica Italiana, membro della Commissione Difesa. Davvero non riesce a capire che il suo status non è quello di un privato cittadino, ma di un membro delle istituzioni?
- Qualora non bastasse il punto precedente, davvero Renzi non ravvisa la gravità del suo contratto da 80.000 euro con un paese che si è macchiato di un omicidio come quello di Jamal Khashoggi?
La dinamica del brutale assassinio del giornalista non la spiega Fratoianni, ma il rapporto che il neo presidente degli Stati Uniti ha deciso di rendere pubblico. Evidentemente con l’intento di dare una regolata a un paese che era (e non è, come dice Renzi) alleato dell’Occidente. Il senatore Renzi non comprende che le sue relazioni sono in questo momento sconvenienti anche per l’Italia? Non comprende che i principi sauditi lo pagano con l’intento più che probabile di ripulirsi la faccia proprio dopo l’omicidio di Khashoggi?
- Infine, se gli USA di Biden, che lui spaccia come suo amico, e lo Stato italiano, che gli paga l’indennità da senatore, decidono dopo anni di sospendere la vendita di armi ai sauditi, lui non ritiene controproducente continuare a intrattenere rapporti di questi tipo?
Quindi, caro #Renzi, le domande cui devi rispondere hanno a che fare certo con una questione morale importante, ma anche con una questione di sicurezza nazionale.
La politica estera di un Paese è un po’ diversa dalle partite a Risiko con gli amici.
#RenziRispondi
