Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 19.26

Riconvertire l'inceneritore per il Riciclaggio degli pneumatici

Con i pneumatici fuori uso si può produrre del carburante Diesel

| Scritto da Redazione
Riconvertire l'inceneritore per il Riciclaggio degli pneumatici

Fino a poco tempo fa, il modo più diffuso di sbarazzarsi degli pneumatici usati è stato portarli in un bosco, seppellirli, farli affondare oppure portali in una discarica abusiva. La consapevolezza del fatto che ogni anno al mondo vengono prodotti circa 1,2 miliardi di pneumatici usati ha cambiato l’attitudine dei legislatori a questo problema.

Oggigiorno, ogni produttore e distributore degli pneumatici deve sostenere una così detta tassa sul prodotto che stabilisce il costo di riciclaggio di ogni singolo pneumatico. La raccolta degli pneumatici viene effettuata tramite diverse organizzazioni di riciclaggio. Qui sotto osserveremo alcuni modi in cui si può sfruttare il potenziale di questo tipo di rifiuti di massa.

L’azienda statunitense Global Resource Corporation ha brevettato il modo in cui utilizzando un enorme forno a microonde gli pneumatici usati possono essere trasformati in olio combustibile.

Pneumatici fuori uso. Produzione del carburante Diesel

Il metodo è semplice: gli pneumatici macinati precedentemente vengono messi in un forno a microonde speciale. Dopo un certo lasso di tempo, otteniamo un carburante per i motori Diesel, un gas leggero che può essere utilizzato nelle stufette, un po’ di acciaio e di grafite. L’acciaio può essere rottamato, e la grafite che conferisce ai pneumatici il loro colore nero può essere di nuovo utilizzata per la produzione degli pneumatici, come una materia prima di alta qualità.

L’idea è stata ispirata dall’osservazione del funzionamento di un normale forno a microonde dove di solito scaldiamo il cibo. La differenza sta nel fatto che in un forno a microonde domestico vengono emesse delle onde radio di una sola frequenza, invece il dispositivo inventato dall’azienda GRC sfrutta 1200 frequenze delle onde radio selezionate minuziosamente.

Un normale forno a microonde emette le onde radio che mettono in moto le molecole dell’acqua, il che fa scaldare tutta la pietanza. Invece il dispositivo della GRC, emettendo le onde radio fa vibrare delle lunghe catene di idrocarburi. Le frequenze sono selezionate in tal modo da far vibrare solo le catene di una certa lunghezza. Dopo un certo lasso di tempo, i legami presenti nella catena di idrocarburi si spezzano. Tutto il composto chimico si disfa in composti più piccoli che diventano sia gas sia liquido. Un beneficio ecologico che si aggiunge a tutto questo è il così detto bilancio energetico positivo: il carburante ottenuto dalla trasformazione degli pneumatici dà più energia rispetto all’energia consumata dal forno a microonde per la sua produzione. L’azienda GRC afferma che da 9 kg di pneumatici usati si possono ottenere 4,5 litri di carburante per motori Diesel, circa 1,4 metri cubi di gas e 3,4 kg di grafite. L’unico scarto che non può essere sfruttato è 1 chilo di acciaio.

L’idea di produrre l’olio combustibile da scarti di gomma non è nuovo. Attualmente, il metodo più utilizzato per farlo è il processo di pirolisi. La pirolisi è un processo di decomposizione termochimica dei legamenti chimici e di creazione di radicali. In conseguenza delle reazioni reciproche dei radicali, vengono prodotti dei gas, dei liquidi e dei residui inceneriti. A seconda del metodo, tramite la pirolisi si possono ottenere oli che a loro volta possono essere usati per la produzione delle vernici, delle benzine e degli oli carburanti (pirolisi a basse temperature) e gas (pirolisi ad alte temperature).

miguel1947@libero.it (Cremona)

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