Mercoledì, 15 maggio 2024 - ore 16.11

Rifiuti: occorre una gara unica per tutta la provincia | G. Trespidi (Udc)

| Scritto da Redazione
Rifiuti: occorre una gara unica per tutta la provincia | G. Trespidi (Udc)

Per diminuire le tariffe ai Cittadini ed efficientare i costi di gestione è ora di superare la frammentazione contrattuale e gestionale che esiste nel territorio cremonese. – dichiara il Segretario provinciale dell’UDC Giuseppe Trespidi – Il Piano provinciale dei rifiuti, che è in corso di definizione ed è oggetto di un confronto serrato nel tavolo tecnico istituito ad hoc e del quale fan parte i Presidenti delle Consulte territoriali dei Sindaci, deve essere l’occasione per far fare il salto di qualità all’intero territorio. Occorre non solo definire gli obiettivi dei prossimi cinque anni in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti nonché di incremento della raccolta differenziata ma entrare nel merito di una gestione diversa del servizio e della contrattualistica esistente nel nostro territorio. Il problema della diminuzione dei costi a carico dei Cittadini deve diventare anch’esso un obiettivo prioritario del piano provinciale. Non è accettabile quello che è praticamente emerso dal dibattito dei giorni scorsi alla presenza dell’assessore regionale Claudia Terzi e in altri ambiti come, ad esempio, l’assemblea della società pubblica dei Comuni del cremasco SCRP. Occorre – prosegue Trespidi – riprendere in considerazione ciò che la legge prevede in materia di definizione degli Ambiti Territoriali Ottimali e stabilire che un Ambito è almeno corrispondente al territorio provinciale. Da ciò conseguirebbe che la gara sarebbe una sola per tutto il territorio cremonese con il risultato che, finalmente, avremmo l’unitarietà della tipologia di servizio e, mi auguro, anche un unico soggetto gestore.

Inoltre la gara unica per tutto il territorio sarebbe la logica conseguenza di un unico piano che viene definito a livello provinciale con l’apporto di tutto il territorio.

Per l’UDC occorre invertire la tendenza agli aumenti con tutti gli strumenti che il territorio può avere a disposizione. Una politica vincente è quella di fare gruppo, massa critica, stare insieme. Le fughe in avanti o di lato possono premiare alcuni nell’immediato ma nel medio e lungo periodo sono sempre perdenti.

I Sindaci e la Politica devono dare risposte convincenti alle domande che sorgono spontanee dal rapporto con i Cittadini: se l’aumento della percentuale della raccolta differenziata rimane principalmente in capo ai Cittadini, ivi compreso l’aumento delle tariffe, perché il raggiungimento di obiettivi, naturalmente condivisibili, si devono fare con il loro concorso sia riguardo alle modalità di raccolta e di stoccaggio sia in termini di aumento delle tariffe? Inoltre se, come viene pubblicizzato, i rifiuti sono una risorsa perché ad un incremento della raccolta differenziata non corrisponde una diminuzione dei costi a carico dei Cittadini? Non c’è giustificazione adeguata a ciò. – prosegue Trespidi – Infine in questi anni la necessità di efficientare il servizio attraverso la costituzione di una sola società che si occupi di questo servizio non ha mai sfiorato i Sindaci e la Politica del nostro territorio. Un’occasione in tal senso c’è stata nel momento in cui si dovevano definire gli Ambiti Territoriali Ottimali ma nessuna delle principali forze politiche del nostro territorio ha voluto o saputo affrontare la questione. Regione Lombardia nell’incontro dell’altro giorno, avvalendosi di una facoltà prevista dal Testo unico sull’ambiente (da dimostrare), ha tenuto a ribadire che non ritiene necessario definire gli Ambiti Territoriali. Ma da noi, – conclude Trespidi – su un territorio di 360.000 abitanti con 115 Comuni il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti che oggi è affidato a quattro aziende pubbliche che, peraltro, svolgono egregiamente il loro compito non è lecito chiedersi perché la nostra politica e i nostri Sindaci non affrontano la problematica relativa alla riunificazione di queste società in una sola? Quale miglioramento sarebbe possibile nella gestione complessiva del servizio? Ma, soprattutto, quali minori costi avrebbero i cittadini del nostro territorio? Perché ciò che viene ritenuto utile e necessario in altre realtà molto più ampie della nostra da noi non viene neppure preso in considerazione?

 

Cremona 26 ottobre 2013

1006 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria