Romano Pasquali: ‘Smaltimento del verde a Cremona pagato da tutti, non è giusto’

Dal comignolo del Comune di Cremona è uscita la fumata bianca; la giunta comunale ha emesso sentenza. Dopo voli pindarici e mal giustificate scelte politico/amministrative, essa conclude che il costo del servizio di raccolta rifiuti deve essere pagato da tutti gli utenti e non solo da quelli che tale servizio han domandato e ricevono regolarmente. La scelta di costruire una tariffa sommando i costi di tutti i servizi parziali di raccolta dei rifiuti e decidere di distribuirli in modo equanime (si fa per dire), sulla testa di ogni nucleo familiare, genera una diseguaglianza che alla fine, sintetizzando, si traduce con una tassa rifiuti più cara per chi non gode del servizio di ritiro degli scarti vegetali e un minor costo per coloro che tale servizio han domandato. Che la giunta comunale abbia ritenuto di mantenerne i costi, senza distinzione alcuna, nella tariffa e in pari tempo abbia ritenuto di espellervi il costo del ritiro dei rifiuti in area privata, è frutto di una visione parziale e squilibrata del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. La considerazione che gli scarti vegetali sono esposti all’esterno è insieme disarmante e avvilente per chi l’ha espressa; forse che tale tipo di raccolta non genera costi specifici? Gli operatori ecologici sono forse angeli del paradiso? Il richiamo poi al fatto che 5.000 famiglie che fanno la raccolta degli scarti vegetali avrebbero qualche perplessità a pagarne i costi, non lo metto in dubbio, ma la giunta comunale non si deve permettere di pensare che sono felici le altre 10.000 famiglie cremonesi che pagano una tassa rifiuti che è calcolata includendovi dei costi di servizi particolari a loro non resi. Possibile che su tale questione nessun consigliere comunale e nessun cittadino abbia qualcosa da da dire?

Romano Pasquali (Cremona)