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Sanità Bravi i medici ma all’HOSP di Cremona vedo troppi tagli| Paola Tacchini

Nessuno si permetterebbe di dire che in ospedale non ci siano dei bravi medici, inclusi i primari.

| Scritto da Redazione
Sanità Bravi i medici ma all’HOSP di Cremona vedo troppi tagli| Paola Tacchini Sanità Bravi i medici ma all’HOSP di Cremona vedo troppi tagli| Paola Tacchini

Sanità Bravi i medici ma all’HOSP di Cremona vedo troppi tagli| Paola Tacchini

 Gentile direttore, che dire? Mercoledì 20 ottobre il suo giornale è uscito con un titolone in prima pagina: «L’orgoglio dei medici, a Cremona costruiamo il futuro».

Nessuno si permetterebbe di dire che in ospedale non ci siano dei bravi medici, inclusi i primari.

Ci sono e ce n’er ano anche molti di più... chi è andato in pensione e chi è andato via, e non entro neanche nel merito del perché.

Quello che conta sono i fatti:

-Cardiologia dimezzata da due piani 40 posti letto a un piano con 20 posti letto;

-UTIN chiusa, mentre a Brescia ne hanno attivate due;

-Riabilitativa chiusa, inizialmente sospesa con l’emergenza Covid poi mai più aperta;

-Senologia, ad agosto decretata la chiusura (l'ho scoperto andando a fare un controllo a settembre);

-a Odontoiatria non fanno più visite (una mia amica ha provato a prenotare, servizio non più disponibile).

L’altro giorno poi un fatto che mi ha colpito moltissimo. Ero al CUP per ritirare i miei esami, accanto a me una signora anziana sulla sedia a rotelle e da sola, si avvicina per prenotare una visita (onestamente non ho sentito in che reparto, perché stavo aspettando la stampata del referto).

Poi sento che esclama: «Nooo... e adesso come faccio»? La signorina allo sportello rammaricata risponde: «Mi dispiace non lo fanno più, provi a sentire la clinica....».

Mi consegnano il referto e vedo la signora che si allontana spingendo da sola la sedia a rotelle. La raggiungo, la aiuto a uscire e le chiedo se posso aiutarla, ma non mi risponde.

Le chiedo allora semplicemente fin dove posso spingerla e mi chiede di lasciarla alla fermata dell’autobus...

La storia che l’ospedale cittadino «...è in linea con gli standard più accreditati: queste le basi solide sulle quali la direzione e i sanitari stanno costruendo il futuro della sanità cremonese...» (cito da «La Provincia») forse non corrisponde al vero: la realtà che viviamo noi pazienti è quella di un progressivo abbandono. Non ci resta che piangere.

Paola Tacchini Cremona

25 ottobre 2021

Inviate pure le vostre segnalazioni con foto e commenti alla mail info@welfarecremona.it 

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