Milano, Forte manifestazione in Duomo contro la riforma sanitaria Moratti e Fontana
Oggi, sabato 23 ottobre, per la prima volta tutta l'opposizione in Consiglio regionale e le associazioni per la tutela della salute pubblica protestano insieme contro la riforma proposta da Letizia Moratti e Attilio Fontana
Ci sono gli striscioni dei Verdi e di Rifondazione, come della lista Milano in Salute e di Medina Democratica, che con il coordinamento della "Campagna Dico 32" (50 associazioni) ha lanciato questa iniziativa, la prima unitaria dopo anni.
Gli organizzatori , dal palco, hanno spiegato spiegato i motivi del loro NO alla riforma Fontana-Moratti che "privilegia i privati nella sanità e non riorganizza le strutture pubbliche territoriali, del tutto inesistenti o carenti, come è stato dimostrato durante i mesi più duri della pandemia che in Lombardia ha fatto 35 mila morti"
Marco Caldiroli, presidente di Medicina Democratica, chiede il "potenziamento della sanità pubblica, cosa che con la riforma sanitaria in discussione non avviene, se da una parte vengono figurativamente previste le risorse, ma si apre tutto al privato, come succede da 25 anni.
Vittorio Agnoletto, medico e fondatore di Medicina democratica, chiede le dimissioni di Fontana e di Moratti: "Abbiamo avuto il maggio numero di morti regionale in tutta Europa, ci aspetteremmo una autocritica e una modifica del sistema che ha puntato tutto sul privato e ha azzerato la medicina territoriale.
Fabio Pizzul, capogruppo Pd, aggiunge: "Questa riforma sanitaria non ci piace e non ci convince per tanti motivi, in particolare perché non garantisce l'universalità delle cure, la ricostruzione della sanità pubblica sul territorio, quella che è mancata in tutte le ondate dell'epidemia, provocando la strage che tutti hanno
In piazza c’è anche il M5S assieme agli altri gruppi dell’opposizione alla Presidenza Fontana.
Nei prossimi giorni inizierà la discussione della proposta di riforma. L’opposizione promette battaglia
Red/welcr/gcst
23 ottobre 2021