I tre emendamenti riguardavano il prolungamento della M1 ai quartieri di Baggio, Olmi e Valsesia, il recupero tecnologico della M2 e lo sviluppo delle metro tramvie urbane di Milano con il superamento tra l’altro delle barriere architettoniche, riprendendo il testo esatto dell’accordo tra Comune e Governo. La giunta regionale ha dato parere contrario e la maggioranza di centrodestra ha votato contro. È stato anche respinto l’ordine del giorno che impegnava la Giunta regionale a contribuire alla realizzazione degli obiettivi del Patto garantendo la copertura, dove necessario, delle quote di cofinanziamento per l’attuazione delle misure che promuovono l’utilizzo del trasporto pubblico locale.
“Maroni non si lamenti se nelle scelte strategiche non viene coinvolto e se il sindaco di Milano e della città metropolitana si rivolge direttamente al Governo”. Questo il commento del segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri e il consigliere regionale del Pd Onorio Rosati che aggiungono: “Ancora una volta Maroni ha dato dimostrazione della propria miopia politica e istituzionale facendo bocciare dalla sua maggioranza, per mera demagogia, emendamenti mirati per lo sviluppo del trasporto pubblico locale del capoluogo. Questa maggioranza non ritiene importante lo sforzo che sta facendo il Governo assieme a Milano per mettere in campo infrastrutture sostenibili ma ha deciso che il terzo soggetto chiamato a concorrere per la riuscita di questo Patto si tirasse indietro contro gli interessi dei cittadini e dei territori”.