Sabato, 27 aprile 2024 - ore 14.55

Scuola Amnesty La stessa lotta, gli stessi diritti delle donne

STORIE DI DONNE A CUI È VIETATO ANDARE A SCUOLA, LAVORARE, VE

| Scritto da Redazione
Scuola Amnesty La stessa lotta, gli stessi diritti delle donne

STORIE DI DONNE A CUI È VIETATO ANDARE A SCUOLA, LAVORARE, VESTIRSI COME VOGLIONO.

STORIE DI CRISI CHE SI RIVERSANO SUL CORPO DELLE DONNE, DI ACCUSE NON CREDUTE E DI COLPEVOLIZZAZIONE.

STORIE DI CHI NON C’È PIÙ E DI CHI COMBATTE OGNI GIORNO PERCHÉ NON ACCADA A NESSUN’ALTRA.

LA GUERRA CONTRO LE DONNE IN AFGHANISTAN

Da quando i talebani sono tornati al potere nell’agosto del 2021, i diritti e le libertà delle donne afgane sono progressivamente scomparsi in un clima di violenze e oppressione.

 Una vera e propria guerra contro le donne fatta di divieti, torture e sparizioni.

 Oggi, in Afghanistan, donne e ragazze non possono lavorare, studiare, frequentare gli spazi pubblici, viaggiare e vestirsi come vogliono. Sono state escluse dai ruoli pubblici e dalla maggior parte degli impieghi nel settore pubblico. Ragazze e bambine non possono studiare dopo la scuola primaria e l’accesso all’università è stato proibito.

 Tutte queste limitazioni si accompagnano a imprigionamenti, sparizioni forzate, torture e maltrattamenti.

 Quelle che hanno avuto il coraggio di protestare contro le politiche discriminatorie sono state represse brutalmente. Chi ha organizzato o partecipato alle proteste è stata perseguitata, offesa, molestata e minacciata. Striscioni e volantini sono stati distrutti o confiscati. Chi è finita in carcere, oltre al rischio di torture e maltrattamenti, non si è potuta rivolgere a un avvocato e non ha potuto ricevere visite regolari dalla propria famiglia.

 La campagna talebana di persecuzione che si scaglia su donne e bambine in tutto il paese si dirama in una rete di restrizioni e soppressioni sistemiche di gravità tale da poter essere indagata come crimine contro l’umanità di persecuzione di genere.

 "Le donne e le bambine afgane sono vittime di un crimine contro l’umanità di persecuzione di genere. C’è solo una cosa da fare: smantellare il sistema di oppressione e persecuzione di genere - Agnès Callamard"

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Dall’Afghanistan all’Iran, passando per la Palestina, Israele e l'Etiopia fino ad arrivare in Italia. Sei luoghi molto diversi, accomunati dalla stessa lotta per l’uguaglianza che ci unisce tutte, non solo l’otto marzo.



Storie di donne a cui è vietato andare a scuola, lavorare, vestirsi come vogliono.

Storie di crisi che si riversano sul corpo delle donne, di accuse non credute e di colpevolizzazione.



Storie di chi non c'è più e di chi combatte ogni giorno perché non accada a nessun’altra.

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