Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 13.00

Stefana Bonaldi a nome della città di Crema accoglie il nuovo Vescovo Daniele

Eccellenza, pochi mesi fa, da questa stessa postazione avevo salutato il suo predecessore. Allora avevo detto che un saluto di benvenuto è più facile di un discorso di commiato, pensavo fosse vero. Oggi mi accorgo che avviare un legame è anch’esso un passo impegnativo, perché gli inizi sono il regno delle promesse. Promesse da fare, promesse da mantenere.

| Scritto da Redazione
Stefana Bonaldi a nome della città di Crema  accoglie il nuovo Vescovo Daniele Stefana Bonaldi a nome della città di Crema  accoglie il nuovo Vescovo Daniele

Stefana Bonaldi a nome della città di Crema  accoglie il nuovo Vescovo Daniele

 Eccellenza,  pochi mesi fa, da questa stessa postazione avevo salutato il suo predecessore.  Allora avevo detto che un saluto di benvenuto è più facile di un discorso di commiato, pensavo fosse vero. Oggi mi accorgo che avviare un legame è anch’esso un passo impegnativo, perché gli inizi sono il regno delle promesse. Promesse da fare, promesse da mantenere.

Ma gli inizi sono anche il luogo delle premesse, intese come basamento su cui poggiare un rapporto. Tuttavia potremmo accontentarci di quella fondamentale, quella che sta alla base di ogni rapporto, ossia la fiducia, una fiducia che sento reciproca. Si tratta di una sensazione ricavata nel giorno del nostro primo contatto, quando sono venuta a Bagnolo in Piano a salutarla, con alcuni rappresentanti istituzionali.

Sono certa che si conserverà fino all’ultimo giorno del suo servizio.

Allora abbiamo avuto modo di apprezzare la sua essenzialità e la riteniamo un’altra notevole premessa, giacché crediamo che il cristianesimo sia la religione dell’essenziale.

Quando non si scontra con elaborazioni troppo cerebrali, il cristianesimo afferma verità elementari e nello stesso tempo sublimi, premesse accecanti, premesse di una crudezza imbarazzante, che forse per questo talvolta vengono coperte con gli orpelli della razionalizzazione.

Sapere che esiste un Creatore, implica che quanto è stato creato fa parte di una sola grande famiglia, non distinguibile per colore, provenienza, credo. Sembra facile, ma è uno scoglio severo. Un aspetto sul quale spesso la nostra società inciampa, stabilendo graduatorie arbitrarie, poiché dovrebbe essere chiaro che ciascuno è chiamato all’interno di un percorso individuale, dovrebbe essere chiaro che non esistono chiamate privilegiate e che dunque nessuno può dispensare diritti che fanno già parte della nostra civiltà.

Diritti individuati e messi per iscritto dai padri costituenti, diritti che non possiamo contendere a chi li detiene, ma che dovremmo impegnarci a rendere sempre più accessibili, per chiunque.

L’impegno di chi amministra è quello di aprire porte, di costruire opportunità, di avvicinare individui, di fare in modo che cresca il numero dei contributori al bene comune. Traguardi che non si possono sacrificare per un pugno di voti.

Tra questa idea dell’amministrare e il dettato evangelico, eccellenza, c’è un ponte molto solido, si chiama servizio alla persona, la persona reale, soprattutto quella piegata da difficoltà di ogni genere e che tuttavia rimane al proprio posto con encomiabile dignità, cercando di spingere qualche metro più avanti la propria esistenza.

Dipenderà da tutti noi, Eccellenza, la stabilità di questo ponte, sarà solo nostra responsabilità la sua tenuta, ma se ognuno terrà per certo che nulla può essere considerato più importante della vita di ogni individuo che cammina sulle nostre strade, sia esso concittadino sia esso forestiero, allora niente potrà minacciare questo legame, soprattutto se ognuno terrà viva la propria capacità critica, giacché i legami sani di questo si alimentano.

La accolgo con sincero affetto, Vescovo Daniele, a nome di tutti i cremaschi che, sia certo, le vorranno bene e saranno sensibili alla sua paternità.

Gli amministratori che rappresento le chiedono di esercitarla pienamente, con tutte la scomodità e l’impopolarità che questo potrebbe comportare in certi momenti, nella certezza che quando ci sarà in gioco la tutela della dignità della persona, vicina o lontana, ci troverà al suo fianco.

Benvenuto a Crema, Vescovo Daniele.

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