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Telefono Azzurro compie 27 anni

IN CAMPO DA UN TRENTENNIO A TUTELA DEI DIRITTI DEI BAMBINI

| Scritto da Redazione
Telefono Azzurro compie 27 anni

Ventisette anni fa, a Bologna, nasceva Telefono Azzurro, la prima linea telefonica di ascolto ed aiuto per bambini ed adolescenti in difficoltà. Oggi, su di una immaginaria torta di compleanno, non campeggiano 27 candeline, ma c’è la luce di 1900 persone che solo questo anno,  per dare un numero, hanno ricevuto soccorso dall'Associazione che con grande cura e grande passione tutela da sempre i diritti dei bambini. E ancora, per restare nella logica dei numeri, quasi 110 mila telefonate che hanno ricevuto puntuale risposta, 10 mila volontari  che  con professionalità ogni giorno si confrontano con i  ragazzi,  i loro genitori,  gli insegnanti con interventi che mettono al centro i valori della comprensione, della tolleranza, del rispetto reciproco. 5  le reti organizzative  internazionali a tutela dell’infanzia di cui è referente per l’Italia: Missing Children Europe; Child Helpline International; INOPE; ICMEC; INSAFE; 3 i progetti europei ai quali  partecipa (DAFNE; EAN; Safer Intenet Center)

Questo, e non solo, è oggi Telefono Azzurro: il cui operato in tutti questi anni è stato caratterizzato dall’ascolto e dal dialogo con i più piccoli, con i giovani, con gli adulti, adeguando la propria attività ai profondi cambiamenti sociali dell’ultimo trentennio, individuando i linguaggi e le modalità migliori per comprendere le varie richieste di aiuto e trasformandosi via via da  “linea telefonica di ascolto” a postazione hi-tech. Accanto ai tradizionali numeri telefonici gratuiti - 19696, 114, 116000 (quest’ultimo riservato ai bambini scomparsi) – attivi tutti i giorni e per tutte le 24 ore, Telefono Azzurro ha infatti affiancato le chat (operative h/24), le pagine social ed i siti internet sui quali si possono trovare tutte le indicazioni e le risposte alle molte e complesse problematiche dell’infanzia. Un lavoro quotidiano che, nell'aiuto ai bambini, trasmette sicurezza a tutto il Paese.

Anche quest’anno l’Associazione è scesa in campo per  arginare l’indifferenza, combattere l’ignoranza, vincere i silenzi e contrastare la grande violenza nei confronti dell’infanzia. E lo ha fatto con le campagne di sensibilizzazione “Violenza sui bambini: non stiamo zitti”, per spronare a denunciare qualsiasi abuso contro un minore di cui si sia testimoni o di cui si venga a conoscenza; con quella  denominata “La rete che ci piace”, per contrastare la violenza su internet, spesso sottovalutata ma presente; per finire con quella appena partita, “Mettiamo il bullismo fuori gioco”, per opporsi a tutte le forme di sopraffazione nella vita dei giovani, a partire dalla scuola e dallo sport. Un fenomeno fatto di umiliazioni, minacce, provocazioni ripetute nel tempo, che può provocare danni molto gravi dal punto di vista psicologico.

È di queste ultime ore, inoltre, il lancio della “App” collegata al 116.000, il numero unico gratuito europeo, raggiungibile da telefonia fissa e mobile, attivo in 27 paesi dell’Ue (più Serbia e Albania).  Sulla base di un protocollo d'intesa firmato nel 2009 con il  Ministero dell'Interno, Telefono Azzurro,  in stretta collaborazione con le forze dell’ordine, aiuta ad attivare tutti gli strumenti necessari al tempestivo ritrovamento dei bambini scomparsi.  Attraverso questa applicazione, la prima in Europa per gli I-phone (a breve seguirà quella per i sistemi basati su Android) è possibile infatti geolocalizzare chi richiede l’aiuto o invia una segnalazione, permettendo di individuare con precisione il luogo da cui arriva la comunicazione. E non è cosa da poco, considerato che in caso di scomparsa le prime 72 ore giocano un ruolo fondamentale: grazie all’iniziativa di Telefono Azzurro sarà possibile ridurre il rischio di indicazioni generiche ed imprecise, che possono intralciare il buon esito delle ricerche e la salvaguardia del minore. 

Un’altra tessera di quel variegato mosaico di costanti azioni di sensibilizzazione e di interventi,  mirati alla difesa dei diritti dell’infanzia, che contraddistingue Telefono Azzurro, in prima linea da quell’8 giugno di quasi 30 anni fa nello spronare tutti - istituzioni, media, genitori ed  educatori  - verso quel processo di cambiamento culturale necessario per trasformare le semplici enunciazioni di diritto in prassi e consuetudini di comportamento reali a tutela di bambini ed adolescenti,  così da garantirne il migliore sviluppo psico-fisico possibile.

Ufficio Stampa Telefono Azzurro

Modena, 8 giugno 2014

 

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