Intanto oggi sono stati staccati i primi grappoli nei filari dellâazienda Faccoli di Coccaglio (Bs), nella zona del Monte Orfano, in Franciacorta, che è tradizionalmente la prima a partire in tutta la Regione e a livello nazionale. A seguire toccherà allâOltrepò Pavese, alla collina di San Colombano, al Mantovano, alle altre aree bresciane del Lugana e della Riviera del Garda, alla Bergamasca e alla Valtellina.
Questâanno â stima la Coldiretti regionale - la produzione lombarda di vino potrebbe scendere intorno al milione e 100 mila ettolitri contro il quasi milione e 300 mila del 2015. In alcune aree della Bergamasca i cali nei vigneti potrebbero superare il 30%, così anche nel Mantovano dove la raccolta inizierà con almeno una settimana di ritardo rispetto allâanno scorso. Una diminuzione delle rese si attende in Franciacorta, mentre lâOltrepo Pavese dovrebbe confermare, più o meno, i livelli 2015. Stessa situazione per le colline di San Colombano. Anche la Valtellina andrà lunga con la vendemmia, prevista dopo la metà di ottobre, con quantità in linea con quelle dello scorso anno.
In Lombardia â spiega la Coldiretti regionale â ci sono oltre 20mila ettari a vigneto dei quali 17.500 sono dedicati a produzioni di qualità Doc, Docg e Igt. Le province più âvinicoleâ sono Pavia e Brescia, che da sole rappresentano i due terzi delle superfici vitate in Lombardia e il 70% delle oltre tremila aziende lombarde. A seguire si trovano Mantova, Sondrio, Bergamo, Milano e Lodi (con le colline fra San Colombano e Graffignana), ma zone viticole con piccole produzioni si stanno sviluppando anche fra Como, Lecco e Varese.
Lâintera filiera, fra occupati diretti e indiretti, temporanei e fissi, offre lavoro â stima la Coldiretti regionale - a circa 30 mila persone in Lombardia e la produzione genera un export di circa 280 milioni di euro allâanno, diretto in particolare verso Stati Uniti, Gran Bretagna, Svizzera, Canada e Giappone. âIl vino â spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia â è uno dei pilastri della dieta mediterranea e un suo consumo responsabile ed equilibrato è fonte di saluteâ. In Lombardia â spiega Coldiretti su dati Istat â quasi 5 milioni di persone consumano vino durante lâanno e il 19% ne beve uno o due bicchieri al giorno
 âIl vino italiano â conclude Prandini - ha successo in Italia e allâestero non solo per la qualità , ma anche per il racconto del territorio che è legato a ogni bottiglia che viene stappata. Dalle colline della Franciacorta a quelle del Chianti, dalle Langhe ai vigneti siciliani e pugliesi, dalla Valpolicella alle terre del Lambrusco, tra i filari si racconta un pezzo importante della storia dâItalia oltre a sviluppare un importante volano per la nostra economia e lâoccupazioneâ. Con lâinizio della vendemmia in Italia si attiva un sistema che, solo con la vendita del vino, genera quasi 10 miliardi di fatturato e offre opportunità di lavoro a 1,3 milioni di persone. Nel primo quadrimestre del 2016 le esportazioni di vino Made in Italy sono ulteriormente aumentate del 2% in valore rispetto al record storico fatto segnare lo scorso anno, secondo unâanalisi Coldiretti su dati Istat, con il risultato che oltre la metà del fatturato realizzato dal vino questâanno sarà ottenuto dalle vendite sul mercato estero.