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Veneto – Nel 2060 raddoppieranno gli anziani over 80: pensioni più basse e meno welfare

Pubblicato il Rapporto Statistico 2016 realizzato dalla Regione Veneto. Ecco alcuni dati di interesse per il nostro settore, riferiti al 2015.

| Scritto da Redazione
Veneto – Nel 2060 raddoppieranno gli anziani over 80: pensioni più basse e meno welfare

ANZIANI Gli anziani con più di 80 anni sono quasi 316 mila, ossia il 6,4% della popolazione (in Italia sono il 6,5%). Nel 2060 saranno più del doppio rispetto a quanti sono ora. Gli anziani con più di 65 anni sono il 22% della popolazione, saranno il 30% nel 2060. Ci sono 155 persone anziane ogni 100 ragazzi sotto i 14 anni, nel 2060 saranno 202. L’8,5% degli anziani tra 65 e 80 anni e il 43,3% degli anziani con più di 80 anni presenta limitazioni funzionali. Le donne sono più colpite,  in entrambe le fasce di età.In una famiglia il carico di cura agli anziani grava soprattutto sulle donne (nel ruolo di caregiver). A meno di cambiamenti  culturali, questo carico sulle donne diventerà più pesante: per 100 donne di 45-60 anni oggi ci sono 88 anziani con 75+anni: dieci anni fa questi anziani erano 80, nel 2060 potrebbero essere 180.

POPOLAZIONE Per la prima volta dal 1960 diminuiscono gli abitanti in Veneto. Oggi i residenti sono 4.915.123 persone, oltre 12mila in meno rispetto all’anno precedente.  Cala la natalità: dai 9,8 nati per mille abitanti del 2008 a 8 del 2015. Nel 2015 c’è stato un significativo aumento della mortalità, specie tra gli anziani con più di 80 anni,  dovuto all’epidemia influenzale e a temperature estive particolarmente elevate

PENSIONI Ci sono 63 pensionati ogni 100 occupati (dati 2013) rispetto ai 72 della media nazionale. Metà delle pensioni è inferiore ai mille euro.  “L’assegno pensionistico di domani sarà probabilmente più modesto di quello di oggi a causa del passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo – spiega Maria Teresa Coronella, responsabile del sistema statistico della Regione, – e i pensionati di domani potrebbero essere più poveri di tempo da dedicare a loro stessi dopo una vita passata a lavorare e meno sarà il tempo che potranno dedicare al loro essere nonni o alle attività di volontariato, con ripercussioni anche sociali a livello di welfare”. Se non dovessero intervenire ulteriori riforme, si può stimare che, in un prossimo futuro, dopo la pensione, rimarranno 19 anni per le donne e 16 per gli uomini.

OCCUPAZIONE Nel 2016 Il Pil è cresciuto dell’1 per cento (un po’ più della media nazionale) e dopo sette anni, finalmente, la disoccupazione giovanile cala: è al 24,7 per cento. Cala la disoccupazione femminile. il tasso di occupazione in Veneto è del 63,5% (Italia 55,5%)  e il tasso di disoccupazione 6,8% (Italia 12,1%). Su 100 donne lavoratrici che hanno una o più gravidanze, solo 88 lavorano ancora dopo la nascita del bambino.

Comunicato stampa di presentazione del Rapporto Statistico Regione Veneto

Fonte UNEBA 

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