Con questa pantomima della celebrazione in Consiglio Provinciale rischiamo di toccare il fondo e di compromettere anche la credibilità delle istituzioni locali. Comprendo il tentativo di mediazione ma non è questa la strada giusta, non è possibile deresponsabilizzare un partito che si muove solo attraverso le iniziative provocatorie ben predisposte dalle circolari della sua segreteria nazionale.
Non è pensabile convincere i tre dirigenti locali della Lega proponendo il coro verdiano come contraltare al nostro inno nazionale, per nostra fortuna il contesto istituzionale è cosa seria, per nostra fortuna non siamo su facebook.
Se la Lega non vuole prendere parte alla celebrazione è libera di uscire dall’aula dimostrando per l’ennesima volta il suo cattivo gusto, quello che il gruppo del PD chiede è il rispetto del nostro inno anche nella consapevolezza della sua unicità.
Andrea Virgilio