Sabato, 27 aprile 2024 - ore 09.02

Viterbo NEL GIORNO IN CUI SI FA MEMORIA DELLE VITTIME DELLA SHOAH

La memoria delle vittime della Shoah convoca l'umanita' intera.

| Scritto da Redazione
Viterbo NEL GIORNO IN CUI SI FA MEMORIA DELLE VITTIME DELLA SHOAH

Viterbo NEL GIORNO IN CUI SI FA MEMORIA DELLE VITTIME DELLA SHOAH

 La memoria delle vittime della Shoah convoca l'umanita' intera.

Il ricordo delle vittime di quell'orrore, come il ricordo di tutte le vittime di ogni strage, di ogni dittatura, di ogni oppressione e di ogni violenza, ci risvegli ai nostri comuni doveri, e il primo di tutti i doveri e' salvare tutte le vite.

La violenza sempre e solo a questo porta: a innumerevoli uccisioni, a crimini inauditi e abissali, alla catastrofe dell'umanita'.

E' giunta l'ora che l'umanita' scelga la nonviolenza come fondamento di tutte le relazione, di ogni consapevole pensiero, di ogni responsabile agire, di ogni organizzazione sociale, di ogni umano istituto.

Abolire le guerre, gli eserciti, le armi.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.

Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Ad ogni persona e all'umanita' intera siano riconosciute come proprie e inalienabili la liberta', l'eguaglianza di dignita' e diritti, la fraternita' e sororita'.

Dell'intero mondo vivente tutte e tutti ci si prenda cura.

Chi salva una vita salva il mondo.

Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

 Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

 Viterbo, 27 gennaio 2024

 Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che negli anni Ottanta ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 48 anni prigioniero innocente.

 

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