Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 13.03

Monticelli d’Ongina, al Circolo Arci Amici del Po ‘Una donna che stira cantando’

Appuntamento sabato 22 ottobre, alle ore 22:00, presso il Circolo Arci Amici del Po di Monticelli d’Ongina (PC)

| Scritto da Redazione
Monticelli d’Ongina, al Circolo Arci Amici del Po ‘Una donna che stira cantando’

Sabato 22 ottobre, alle ore 22:00, presso il Circolo Arci Amici del Po di Monticelli d’Ongina (PC), avrà luogo la performance teatrale dal titolo Una donna che stira cantando. Florilegio di uomini che amano le donne, con lettura di testi avanguardisti della fine del Novecento. La performance, «semiseria» per parola delle protagoniste, vedrà sul palco il trio formato da Simona MaffiniVanna Cigognini e Giuliana Pedrinazzi, con un intervento critico-filologico di Elena Cappellini.

«Tutto ebbe inizio in un caldo pomeriggio estivo, a una grigliata», si legge nelle note dello spettacolo. «Umberto Tozzi stava cantando “Apri la porta a un guerriero di carta igienica”. La nostra memoria è corsa subito ad analoghi pomeriggi estivi di vent’anni prima, spesi a chiedersi chi fosse mai quel guerriero di carta igienica. La fantasia di allora ci portava a immaginare un alfiere fatto di rotoli Scottex che impugnava minaccioso un asciugone Regina mentre bussava a una porta. E che dire di “Fammi abbracciare una donna che stira cantando”? Freud oppure Walt Disney? E se Tozzi fosse come Marinetti e volesse pure lui “trasformare il teatro di varietà in teatro dello stupore, del record e della fisicofollia”? Sono quesiti che hanno portato molti adolescenti degli anni Ottanta a scegliere un indirizzo filosofico all’Università».

«Come di consueto abbiamo chiesto consiglio all’amica filologa e critica letteraria Elena Cappellini, che si è data un gran daffare per sciogliere figure retoriche che avrebbero dato del filo da torcere anche a Umberto Eco», concludono Simona, Vanna e Giuliana. «Questa è la genesi della nostra performance: ai testi di Tozzi se ne sono aggiunti altri fino a formare quello che a noi piace definire un florilegio di parole d’amore, un omaggio alle donne dal sapore futurista che a noi puzza un pochetto di misoginia. Inconsapevole, ovviamente (speriamo)».

1919 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria