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Ecco perché voto Cuperlo | G.C.Storti

| Scritto da Redazione
 Ecco perché voto Cuperlo | G.C.Storti

Chi vota Cuperlo è considerato dai mass media un conservatore. Alcuni si spingono ad etichettarti come ex comunista ( Cuperlo fu in effetti l’ultimo segretario della FGCI - Federazione Giovani Comunisti Italiani). Ormai il vento è per Renzi, è quasi una moda applaudire il suo slogan  “ L’italia cambia verso”.

Io non mi sento e non lo sono conservatore. Sono andato spesso controcorrente e quindi voto Cuperlo.
Razionalmente i motivi che mi portano a votare Cuperlo sono:
1.) non è pieno di sé ed apertamente non si è dichiarato  interessato ad utilizzare la carica di segretario come trampolino di lancio per diventare Presidente del Consiglio; giustamente critica Rezzi per la sua decisione di rimanere Sindaco di Firenze ( se vincerà le primarie del PD);
2.)è preparato sia sul terreno economico che sociale; si capisce che non legge cinque minuti prima delle schede sui vari argomenti e che non promette miracoli;
3.)le sue politiche sociali non si ispirano al “liberismo moderno” e non sono nemmeno le classiche  poltiche da socialismo “reale” ma sa cogliere ciò che sta avvenendo nel mondo ed in particolare in Europa dove le forze socialiste e democratiche hanno costruito il welfare ed oggi si battono per l’allentamento delle politiche del rigore ( vedi SPD in Germania);
4.)delinea ,con grande modestia, una società dove i valori dell’uguaglianza e della solidarietà  sono pregnanti e non si perdono nell’oblio della meritocrazia;
5.)non è provinciale e sa cogliere le potenzialità dei processi  mondiali che lavorano per disegnare un mondo più giusto; non è Obaniano perché lo dichiara ma perché le sue idee sono in consonanza con quelle prospettive.

Certamente non è un comunicatore ma un fine dicitore. Un intellettuale che si stacca dal linguaggio quotidiano della strada ma che sa interpretare la strada e il suo vociare.

In un sistema dove vige la regola che vince chi sa vendere al meglio la merce e non la qualità della merce stessa rischia di non vincere questa partita con Renzi.

Quello che è certo è che il Pd di Renzi , se vuole rimanere tale, non potrà rinunciare  alla cultura di “ sinistra” che Cuperlo interpreta molto bene.

Alcuni mi dicono che Cuperlo però è sponsorizzato dai vecchi , dai soliti come D’Alema ( per il quale non sono mai politicamente impazzito). Insomma avrebbe brutti compagni di cordata.
Che dire allora di Renzi che ha come principale sponsor tale finanziere Serra che apertamente dice che la responsabilità  della crisi è dei sindacati e dei pensionati?

Suvvia come si va a credere a tali panzane.
Gian Carlo Storti

2013-12-04

 

 



 

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