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L’attacco di Pizzetti all’ ad di A2A:riflessioni di Stella Bellini e Gian Carlo Storti

Luciano Pizzetti attacca l’ ad di A2A:Biometano, si investe per rigenerare l'area, non per gli utili.

| Scritto da Redazione
L’attacco di Pizzetti all’ ad di A2A:riflessioni di Stella Bellini e Gian Carlo Storti

Riflessioni  pubbliche di Stella Bellini e Gian Carlo Storti su l’attacco di Luciano Pizzetti all’ ad di A2A

Luciano Pizzetti attacca l’ ad di A2A:Biometano, si investe per rigenerare l'area, non per gli utili.



Il giornale La Provincia dello scorso giovedì 14 marzo ha pubblicato l’intervento di Pizzetti sul progetto biometano, in cui giustamente, attacca l’ ad di A2a per il commento offensivo verso i cittadini che si sono oppositi al progetto dell’impianto di biometano e hanno lanciato la petizione.

Sono condivisibili le considerazioni di Pizzetti su ruolo e funzioni delle multiutilities ed il rapporto con le comunità ed amministrazioni territoriali, ragioni che finora erano state sotto traccia, sia nel dibattito pubblico che all’interno della coalizione di maggioranza di centrosinistra e nello stesso PD.

E’ difficile che Cremona possa essere nel CdA con una quota minoritaria di azioni. Quindi è necessario far valere la ragione politica e le leve autorizzative che si possono usare.



Tema ,quello del peso politico in A2A , che la futura amministrazione della città non potrà non affrontare , con le opportune alleanze, specialmente nei casi come questo in cui è in gioco l’ equilibrio del nostro territorio.

Non vi è dubbio che è stata l’azione del Comitato dei cittadini che vede partecipi anche due comuni limitrofi (Bonemerse e Gerre dè Caprioli) ad iniziare la battaglia contro il progetto A2A e che con la loro azione hanno ottenuto la Valutazione di Impatto Ambientale, all’inizio non prevista e che è stata poi sollecitata anche dal PD cittadino e provinciale. L’iter della VIA è in corso e probabilmente si chiuderà fra alcuni mesi.

Ammesso che A2A ottenga l’autorizzazione a costruire l’impianto che fine farà l’inceneritore il la cui attività è autorizzata fino al 2029? Chiuderà in ogni caso come ha sostenuto da sempre dalla Giunta Galimberti o continuerà ad operare, considerato che è indispensabile per l’impianto di biometano ? Il nodo va sciolto.



Tutti sanno che il ‘biometano’ inquina meno del biogas, ma si tratta di fonti considerate accettabili per favorire la transizione ecologica, senza dimenticare che l’obbiettivo strategico che gli Stati d’Europa hanno concordato è zero emissioni entro il 2050 ( cioè dopodomani) ! Questo, per evitare ulteriore riscaldamento del pianeta terra di cui siamo ospiti temporanei, è l’obiettivo importante per le nuove generazioni , che non si raggiunge se non si coordinano gli interventi, se c’è chi nega e c’è chi specula.



Da cittadini, non da esperti , i punti critici che sono emersi su questo nuovo impianto di biometano sono:

1.) Questo progetto, non fa chiudere ma si aggiunge ai più inquinanti vecchi impianti che producono biogas , che solo in provincia di Cremona sono circa 250 (1600in Italia).

2.) L’area sulla quale verrebbe a collocarsi ha già molte criticità (come da più parti è stato evidenziato).

3.) I mezzi che trasporteranno ‘le materie prime’ per il suo funzionamento passerebbero o nei comuni limitrofi o addirittura su strade cittadine (pur periferiche) ma trafficate;

4.) Il progetto se realizzato, prevede l’attività (per ragioni di ammortamento) di almeno 40 anni andando quindi molto oltre il 2050 fissato dalla UE .

5.) Come già detto, questo impianto per produrre ha la necessità di utilizzare l’attuale termovalorizzatore la cui attività dovrebbe scadere nel 2029 .In molti sono convinti che l’attuale inceneritore continuerà a lavorare oltre il 2029.Se è così va detto.

Come cittadini auspichiamo che il percorso della VIA sia negativo per questo impianto (per le ragioni sopraddette) e che quindi, finalmente, si possa chiudere l’inceneritore e rilanciare la raccolta differenziata puntando per davvero sul ciclo integrale dell’economia in cui si inserisce anche l’ultima direttiva UE , in via di emanazione, sul riutilizzo degli imballaggi.



Quel poco residuo, di rifiuti della città, non riciclabile si può conferire comodamente a Brescia che ha un termovalorizzatore ben più grande e performante

E’ necessario continuare a studiare e realizzare soluzioni che tengano conto della rigenerazione del territorio (aria, acqua, suolo) con l’ausilio di tutte le varie tecnologie possibili e compatibili.



In questo caso vanno ringraziati i cittadini e associazioni per aver richiamato con determinazione l’attenzione sui temi della salvaguardia del territorio e dell’ambiente contribuendo a sensibilizzare molte altre persone più rassegnate agli eventi .

Stella Bellini e Gian Carlo Storti

Cremona 17 marzo 2024

Le reazioni del giornali online 

Maldipancia nel centrosinistra su biometano e inceneritore. Storti e Bellini dalla parte dei comitati: “Vanno solo ringraziati”

 

CremonaOggiStorti e Bellini (Pd), prove di pace con i contras del biometano

 

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