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Il mercato del lavoro cremonese oggetto della tesi di Daria Tagliasacchi

| Scritto da Redazione
 Il mercato del lavoro cremonese oggetto della tesi di Daria Tagliasacchi

Daria Tagliasacchi ci parla del mercato del lavoro cremonese, oggetto della sua tesi
Ciao Daria, hai recentemente avuto l'occasione di presentare al convegno dedicato al decennale di Talent Scout i risultati della tesi con cui ti sei laureata in Ingegneria Gestionale, cosa caratterizza questo tuo lavoro di tesi?

La mia tesi, intitolata “Un’analisi del mercato del lavoro nel territorio cremonese e cremasco”, è stata realizzata grazie al supporto professionale del Prof. Renga ed in collaborazione con l’Associazione Industriali di Cremona, presso la quale ho svolto diverse attività di tirocinio, previste dai percorsi di eccellenza di cui ho beneficiato durante la triennale. Nel corso del secondo tirocinio mi sono occupata soprattutto delle attività legate all’ambito “education” di Confindustria e dalle analisi sono emersi: la presenza di un tasso di disoccupazione giovanile crescente, un forte disallineamento tra domanda ed offerta di figure professionali ed una sostanziale mancanza di informazioni circa l’attuale stato del mercato del lavoro nel nostro territorio. Da qui la necessità di analizzare la domanda di figure professionali e relative competenze richieste dalle aziende, l’offerta di diplomati e laureati e le relative competenze e quindi il gap venutosi a creare tra le due componenti di domanda ed offerta. Per attuare ciò sono stati inviati questionari ad aziende associate all’Associazione Industriali di Cremona, agli istituti superiori di Cremona e Crema ed al Polo cremonese del Politecnico. Sono state inoltre effettuate interviste a responsabili delle risorse umane delle principali aziende del territorio. È poi stato realizzato un modello Excel dinamico e scalabile, in grado di suddividere le risposte date dalle aziende per numero di addetti, settore merceologico e funzione aziendale ed i dati sono poi stati validati da un punto di vista statistico attraverso l’uso di carte di controllo.

Dei molti risultati ottenuti e delle conclusioni cui sei arrivata, cosa ti preme maggiormente farci sapere?

L’analisi ha evidenziato un considerevole disallineamento tra domanda ed offerta di figure professionali nel territorio oggetto di analisi. Sono infatti presenti aziende che ricercano figure professionali specializzate, dotate di competenze tecniche specifiche, tuttavia questa domanda non riesce ad essere soddisfatta dall’offerta di diplomati presenti, in quanto non sono in grado di offrire le competenze ricercate e spesso prediligono svolgere lavori non corrispondenti al titolo di studio per evitare periodi di formazione iniziale in azienda o maggiori sacrifici (turni di lavoro, pesantezza delle attività fisiche,…).

Inoltre, dalle interviste e dai questionari, è emerso anche che molte importanti realtà produttive sono poco conosciute dai giovani, che preferiscono quindi formarsi in centri di maggiori dimensioni, come ad esempio Milano.

Sono state analizzate anche le figure professionali che le aziende prevedono di assumere in futuro e le principali sono risultate essere: ingegneri gestionali, ragionieri esperti in paghe, periti aziendali e meccanici e tecnici delle industrie meccaniche.

Che prospettive hanno i laureati in Ingegneria Informatica e Gestionale del Polo cremonese?

Hanno ottime prospettive di lavoro, infatti tasso di disoccupazione e non corrispondenza tra professione svolta e titolo di studio sono nulli per entrambi, inoltre le competenze offerte dagli ingegneri incontrano pienamente la richiesta da parte delle aziende.

Gli ingegneri gestionali trovano occupazione praticamente in tutte le diverse funzioni aziendali: nell’amministrativo, nella produzione, nel controllo di gestione, negli acquisti, nelle risorse umane e nella ricerca e sviluppo; mentre gli ingegneri informatici trovano occupazione principalmente nelle funzioni: centro elaborazione dati, ricerca e sviluppo.

Sei riuscita a capire quali potrebbero essere i possibili interventi correttivi per avvicinare domanda e offerta di lavoro?

Sono stati individuati diversi possibili interventi correttivi che potrebbero essere messi in atto per ridurre questo profondo gap tra domanda ed offerta. Dapprima sarebbe necessaria una maggiore diffusione della cultura d’impresa nelle scuole, rendendo gli studenti in grado di stendere un CV e di affrontare un colloquio di lavoro e di comprendere l’attuale stato del mercato del lavoro e le relative esigenze. Inoltre sarebbe necessario introdurre nei programmi didattici degli istituti superiori competenze maggiormente incentrate sulle realtà produttive locali, in quanto spesso aziende locali faticano ad assumere profili tecnici, perché privi delle competenze ricercate. Infine tutti gli istituti superiori dovrebbero svolgere una costante attività di monitoraggio circa lo stato lavorativo dei loro ex-alunni, in modo da poter eventualmente modificare i programmi didattici in funzione di quelli che sono i dati emersi dall’analisi, evitando così di alimentare percorsi di studio destinati a non fornire un’occupazione ai giovani.

Ora che sei laureata cercherai lavoro o continui gli studi?

Ora sto facendo un Erasmus a Ghent, in Belgio, dove frequenterò il primo semestre della laurea magistrale in Ingegneria Gestionale con percorso “finanza” ed a febbraio proseguirò gli studi alla sede di Milano Bovisa del Politecnico.

Complimenti per l'impegnativo lavoro svolto e in bocca al lupo!!

Fonte:

http://www.cremona.polimi.it

Politecnico di Milano- Polo di Cremona

2013-11-14

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