Carenza di liquidità e calo dei consumi hanno rappresentato il principale ostacolo all’attività di impresa durante l’emergenza sanitaria mettendo in difficoltà il 60% delle imprese del commercio e della ristorazione; quasi il 30%, invece, tra burocrazia e le necessarie procedure di sanificazione, igienizzazione e altri protocolli di sicurezza, ha visto incrementare i costi; ma c’è anche un 11% di imprese che indica nella criminalità un ulteriore, pericoloso ostacolo allo svolgimento della propria attività; in particolare, circa il 10% degli imprenditori, in questo periodo, risulta esposto all’usura o a tentativi di appropriazione `anomala´ dell’azienda, ma la percentuale cresce fino a quasi il 20% per quegli imprenditori che sono molto preoccupati per il verificarsi di questi fenomeni nel proprio quartiere o nella zona della propria attività. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono da un’indagine nelle imprese del commercio e della ristorazione durante e dopo il lockdown realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format research.
6 imprese su 10 in difficoltà
Confcommercio
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