Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 19.43

A fianco dei lavoratori della Tamoil di Giancarlo Roseghini

| Scritto da Redazione
A fianco dei lavoratori della Tamoil di Giancarlo Roseghini

A fianco dei lavoratori della Tamoil di Giancarlo Roseghini
Da tre giorni i lavoratori della Tamoil hanno alzato il tono della lotta. Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra non può che essere al loro fianco, e in tal senso impegna il proprio rappresentante in Consiglio provinciale, solo livello istituzionale in cui il Partito è presente, per tutte le iniziative concrete che si renderanno necessarie.
A fronte della brusca, autoritaria accelerazione delle operazioni di dismissione produttiva decisa dalla direzione italiana della azienda, i lavoratori Tamoil hanno iniziato picchettaggi duri degli accessi e interdizione dell'ingresso delle imprese incaricate dello smantellamento, associati a blocchi stradali delle arterie circostanti. Sono le misure classiche della iniziativa operaia,  quando i tentativi di contrattazione con la proprietà non danno altro esito se non tracotanti rifiuti di trovare soluzioni alternative a quelle dichiarate fin dallo scorso autunno. Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra non ha nel proprio dna ll vizio della mosca cocchiera, è convinta al contrario che dalle lotte dei lavoratori, alla Fiat di Pomigliano e di Mirafiori come alla Tamoil di Cremona ci sia sempre e solo da imparare, e che in esse vada salvaguardato come un bene prezioso, finché è possibile, il massimo di unità rifuggendo da qualunque pregiudiziale puramente ideologica.  In questo momento drammatico per un migliaio di addetti in forma diretta o indiretta, Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra  concorda con quanto dichiarato dai rappresentanti sindacali: è il Governo italiano che deve impegnarsi in modo altrettanto duro perché la direzione italiana  dell'azienda - posto a suo totale carico il disinquinamento del sito - si smuovai dalla decisione del solo deposito e presenti un piano alternativo. Va presa per buona la dichiarazione di mister Zanati, di essere "interessato a investitori che vogliano condividere progetti, la nascita di attività o nuove opportunità".  Finalmente il Governo italiano, ora tardivamente preoccupato degli slalom di mister Marchionne sul destino dei siti Fiat nel nostro Paese, sappia almeno fare con Tamoil quel che Obama ha saputo e voluto per Chrysler:  quale piano industriale, quali prospettive occupazionali, quanti soldi e con quali tempi di restituzione. Questo è esattamente ciò che il ministro Romani deve chiedere con fermezza. Ed è quanto gli organi istituzionali locali devono pretendere da lui, senza ulteriori tergiversazioni".
Giancarlo Roseghini
Segretario di Rifondazione Comunista Cremona

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