Martedì, 23 aprile 2024 - ore 12.05

Acqua bene comune.I 60 coraggiosi Sindaci di M.Pezzoni

| Scritto da Redazione
Acqua bene comune.I 60 coraggiosi Sindaci di M.Pezzoni

Acqua bene comune.I 60 coraggiosi Sindaci di M.Pezzoni
Ieri sera 60 sindaci hanno scritto la più bella pagina della democrazia locale degli ultimi decenni! 
Alla Conferenza dei Comuni, convocata alle ore 18  a Cà de Somenzi, hanno partecipato 61 sindaci, superando il numero legale che era di 58.
Malgrado il tentativo del presidente dell'assemblea, egli stesso sindaco, di impedire la votazione in base ad una sua personale valutazione della Legge regionale, giungendo ad abbandonare la seduta tentando unilateralmente e all'improvviso di dichiararla chiusa, i 60 sindaci rimasti al loro posto hanno deciso di proseguire l'assemblea per arrivare all'espressione del voto sulla proposta dell'AATO di semiprivatizzazione della gestione dell'acqua.
E questo non solo in base alla Legge regionale che chiede esplicitamente ai sindaci di votare il loro parere obbligatorio e vincolante entro 30 giorni dalla consegna del progetto alla loro attenzione, ma anche in coerenza con la decisione presa da 102 sindaci su 103 in occasione della precedente Conferenza dei Comuni.
I 60 sindaci coraggiosi hanno eletto un nuovo presidente dell'assemblea e, addirittura, chiamato a verbalizzare un'altro sindaco visto che i funzionari presenti, dipendenti dell'Amministrazione provinciale, si sono rifiutati di collaborare alla stesura dei verbali, preoccupati del loro destino lavorativo.

Tale è il clima di intimidazione e pressione esercitato in questi giorni !!!
Salini ha così scritto la pagina più nera della democrazia locale da decenni a questa parte!!
Calpestando le regole più elementari della democrazia e della convivenza, calpestando la dignità delle autonomie locali, facendosi beffe del valore della sussidiarietà che parte dal riconoscimento del ruolo primario dei Comuni, in quanto rappresentanti delle comunità locali.

Senso della sussidirietà, senso delle istituzioni, coscienza delle proprie responsabilità e prerogative hanno motivato i 60 sindaci, di ogni orientamento politico, ad andare avanti fino ad esprimere un voto negativo sul progetto di privatizzazione dell'acqua che vorrebbe imporre Salini.
Risultato di straordinario valore istituzionale, politico e morale !!!
Chi, come Ponzio Pilato, è fuggito dalle proprie responsabilità e non ha partecipato al voto come i Comuni di Cremona e Crema, dichiarando inutile l'assemblea di oggi, dovrà  invece riconoscere,  se è onesto, l'importanza di questa votazione che ha raggiunto il numero legale anche senza di loro.
Perri e Bruttomesso persevereranno nel loro errore diabolico di tradire 60 colleghi?
Soprattuto pensano che i cittadini di Cremona e Crema siano così tonti da non capire che hanno privilegiato i giochi e i ricatti di potere rispetto al bene comune ?

La partita rimane dunque aperta, anzi apertissima grazie alla straordinaria mobilitazione di tanti cittadini che si sono sentiti attore sociale e motore di idee e valori.

Ma la pagina più significativa la dobbiamo oggi a quei 60 sindaci, di diverso orientamento politico, che hanno avuto il coraggio di onorare l'istituzione di cui sono al servizio e di anteporre l'etica del bene comune a interessi di parte.
Grazie a loro ci si può riconciliare per una volta con la politica, la Buona Politica.
Questo atto di coraggio civile, prima ancora che amministrativo, ci fa sentire orgogliosi di esseri italiani e cremonesi.
E andrebbe segnalato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano : è solo con queste energie civili e morali che possiamo ricostruire la credibilità delle Istituzioni e rilanciare l'Italia. 
Marco Pezzoni

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