Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 23.42

Acqua. Berlusconi contro Formigoni

| Scritto da Redazione
Acqua. Berlusconi contro Formigoni

Salve,una buona notizia sul fronte dell'acqua pubblica!
Si potrebbe dire Berlusconi contro Formigoni o, meglio, *lo Stato contro
la Regione Lombardia*.
La notizia è *l'impugnazione per incostituzionalità della nuova Legge
regionale sull'acqua votata dal Consiglio Regionale della Lombardia lo
scorso 22.12.2010*, nonostante la forte opposizione dei Comitati acqua
della Lombardia
(www.contrattoacqua.it/public/journal/index.php?v=243&argm=174&c=4) e
l'ostruzionismo di tutti i partiti di minoranze, usciti dall'aula al
momento del voto.

Come potete leggere qui sotto, l'impugnazione riguarda la parte della
Legge che assegna un ruolo alle *società patrimoniali*, volute dalla
Lombardia solo per moltiplicare le poltrone dei CdA.

Si ricorda che *la Lombardia è finora l'unica regione* ad aver approvato
una legge in applicazione del:
- decreto Calderoli, sulla soppressione delle Autorità d'Ambito (A.ATO):
*la Lombardia prevede di togliere le competenze ai comuni per
consegnarle alle province*, attraverso la costituzione degli Uffici
d'Ambito formati solo da un CdA;
- decreto Ronchi, sull'affidamento della gestione dei servizi idrici:*la
Lombardia obbliga all'affidamento tramite gara, consegnando di fatto
l'acqua ai privati*.

A questo punto l'impugnazione ci permette di *chiedere la sospensione
dell'applicazione di tutta la (pessima) legge regionale, almeno fino al
voto del Referendum nazionale che chiede la cancellazione del decreto
Ronchi (e quindi di riflesso anche della legge lombarda)*.
Pertanto chiediamo che nel frattempo i comuni e le province non
applichino la legge regionale, ovvero *non si devono nè costituire gli
Uffici d'Ambito e nè avviare le gare*, così come in provincia di Mantova
si deve sospendere la gara già avviata per la messa sul mercato del 40%
della società pubblica Tea acque.

Ancora una volta Formigoni è stato bloccato nella sua volontà di
privatizzare l'acqua della Lombardia.
Continuiamo la mobilitazione!

Roberto Fumagalli (Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'Acqua)


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Il Consiglio dei Ministri impugna la Legge regionale sull'acqua della
Lombardia!

Il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per i Rapporti con le
Regioni e per la Coesione territoriale, Raffaele Fitto e su conforme
parere dei Ministeri competenti, ha impugnato le seguenti leggi regionali:

- su conforme parere del Ministero dell'Ambiente, *la legge della
Regione Lombardia  n. 21/2010, che detta disposizioni in materia di
servizi locali di interesse economico generale e norme in materia di
gestione delle  risorse idriche*. Essa *presenta   profili di
illegittimità costituzionale* poiché stabilisce  che gli enti locali,
per la gestione del servizio idrico integrato, possono costituire una
*società patrimoniale di ambito*, conferendo la proprietà delle reti,
degli impianti, delle altre dotazioni patrimoniali del servizio idrico
integrato,  e, in caso di partecipazione indiretta, del relativo ramo
d'azienda. *Tale previsione contrasta con le norme statali di
riferimento*, contenute nel Codice dell'Ambiente e  nell'articolo 23 bis
del d.l. 122/2008, che affermano la proprietà pubblica delle reti e
delle  infrastrutture idriche. Inoltre illegittima è la norma secondo la
quale i nuovi enti  responsabili  dell'ATO possano assegnare alla
*società patrimoniale* costituita il compito di espletare le gare per
l'affidamento del servizio, le attività di progettazione preliminare
delle opere infrastrutturali relative al servizio idrico e le attività
di collaudo delle stesse. Infatti , la competenza ad aggiudicare la
gestione del servizio idrico integrato, in base al codice dell'Ambiente
(art.150, comma 2) è dell'autorità d'Ambito  e comunque ad  un unico
soggetto,  non potendosi enucleare una  singola attribuzione da
devolvere a  un soggetto formalmente privato. Le norme regionali 
invadono quindi la competenza legislativa esclusiva  dello Stato in
materia di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema e della tutela della
concorrenza e della determinazione dei livelli essenziali delle
prestazioni di cui all'art. 117 , comma 2, lettera e), m) ed s) Cost.
E' stato tuttavia, d'intesa con la Regione Lombardia, individuato un
percorso che potrà portare alla modifica delle parte impugnate delle
leggi e, all'esito, alla conseguente rinuncia alle odierne
impugnative.Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha esaminato la legge
regionale della Lombardia n. 22/2010 deliberando la non impugnativa.

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