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Acqua.Salini ha subito una dura sconfitta.Le posizioni del PD,SEL,Comitato Acqua Pubblica.

| Scritto da Redazione
Acqua.Salini ha subito una dura sconfitta.Le posizioni del PD,SEL,Comitato Acqua Pubblica.

Nota del Partito Democratico
Salini ha subìto una dura sconfitta di cui dovrà prendere atto, soprattutto perché il modello da lui in mente per la gestione dell’acqua era al primo posto della sua agenda politica. Una politica che, insieme alla vicenda di Cappella Cantone, sta dimostrando sempre più il fallimento dell’amministrazione provinciale.
Ora buon senso vorrebbe che il cda dell'ATO ratificasse la richiesta dei Sindaci e Salini evitasse l'ennesima forzatura, portando i Sindaci ad una nuova votazione il 16 dicembre.
Al contrario si apra una nuova fase in cui, insieme, si costruisca in Provincia di Cremona un'unica società pubblica di gestione del servizio idrico.
Matteo Piloni
coordinatore segreteria provinciale PD
Cremona, 13 dicembre 2011
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Nota di Sinistra Ecologia Libertà
Ieri sera la Conferenza dei Sindaci si è fatta onore decidendo di chiedere al consiglio di Amministrazione dell' ATO di Cremona di ritirare il piano presentato per la gestione delle acque che prevedeva l'ingresso di un privato al 40%.
Con questa scelta i Sindaci hanno voluto affermare che la volontà dei cittadini espressa con i refendum popolari non può essere ignorata, e lo hanno detto a tutti coloro che pensano di poterla ignorare, in primis al Presidente della Provincia Massimiliano Salini.
Ci aspettiamo ora che in ottemperanza a quanto deciso da 102 sindaci della provincia su 103 presenti, il piano venga ritirato e si proceda con la formulazione di una nuova proposta di azienda unica provinciale interamente pubblica con gestione In House.
il Coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia Libertà
Gabriele Piazzoni 
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Sinistra Ecologia Libertà - Cremona
via Cadore, 96 - Cremona
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Nota del Comitato Acqua Pubblica del territorio cremonese
Cari acquassordanti,
questa sera rischiamo grazie alla nostra mobilitazione di splendido effetto, nonostante la pioggia e il freddo, di avere conseguito una vittoria parziale capace di farci raggiungere un primo risultato storico. Il primo risultato pieno è il riconoscimento del nostro diritto ad assistere alle sedute. Attendiamo di leggere il verbale dell'assemblea per sapere in quali termini è stato espresso e se è stato esplicitato (in caso contrario provvederemo a richiederlo ufficialmente) ma di fatto questa sera è stato assicurato dalle forze dell'ordine il libero accesso alla seduta della Conferenza dei Comuni. Unico limite che per questa volta abbiamo dovuto patire è stato il rispetto della capienza della sala, proditoriamente scelta dal presidente Leni come appena sufficiente a contenere i sindaci, ultimo bambinesco tentativo di ostacolare la nostra presenza.

Il secondo per ora parziale (ma non meno grandioso) risultato è che la votazione per la privatizzazione dell'acqua di Cremona è ancora una volta saltata; e questa volta è saltata nel migliore dei modi, poiché ha dato un indirizzo preciso per il prosieguo del percorso in merito, poiché la stragrande maggioranza degli interventi ha sottolineato la necessità di orientarsi verso modelli esclusivamente pubblici. Resta però (ed è per questo che non possiamo gioire pienamente, almeno per ora) sul piatto tuttora formalmente la proposta di piano d'ambito contro la cui approvazione siamo scesi in lotta. L'indicazione giunta dalla seduta di stasera, presa all'unanimità (tranne un povero di spirito) dai sindaci di tutto il territorio (poche le assenze) è stata di dare mandato al cda dell'Ufficio d'Ambito di revocare il piano d'ambito. L'Ufficio d'Ambito si riunirà dopodomani, 14 dicembre: se confermerà la revoca potremo tirare un sospiro di sollievo e cominciare a lavorare per indirizzare la scelta successiva verso un percorso totalmente pubblico. Se invece, come pare purtroppo probabile, l'Ufficio d'Ambito deciderà (e sarà un atto davvero ignobile) di ignorare le richieste dei sindaci e ripresentare il piano al loro voto si arriverà al voto decisivo tra quattro giorni, cioè il 16 dicembre.

Speriamo che il presidente Salini non sia così pazzo da continuare su questa strada suicida, ma visto che sinora non ha dato mai alcun segno di voler recedere dal proposito di privatizzare la nostra acqua è bene che tutti si dia per scontato che il 16 ci si ritroverà (mi spiace ma ci tocca) di nuovo mobilitati esattamente come stasera e possibilmente di più.

Il presidio è stato una meraviglia, grazie a tutti quelli che l'hanno animato fisicamente e soprattutto acusticamente.
Qui sotto la mail con cui abbiamo annunciato il risultato insperato di questa sera alle mailing-list nazionale e regionale del movimento italiano per l'acqua. In allegato il comunicato stampa che abbiamo inviato ai giornali; ovviamente vista l'ora probabilmente sarà pubblicato (se lo sarà) dopodomani.
Mai disperare! Ora dobbiamo trovare il modo di esercitare la massima pressione perché il cda del 14 dicembre decida di mettere una buona volta una pietra tombale su questo sciagurato progetto di privatizzazione.
per il Comitato Acqua Pubblica del territorio cremonese
giampiero carotti
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L'Acqua rischia di fare i miracoli, anche a Cremona!
Questa sera tutti i sindaci presenti in sala (pochissimi gli assenti) hanno votato di rinviare la votazione chiedendo in modo esplicito all'Ufficio d'Ambito la revoca del piano d'ambito!
L'Ufficio d'Ambito si riunirà il 14 dicembre per decidere in merito alla revoca partendo da questo pesante pronunciamento dei sindaci. Se il piano verrà revocato sarà una vittoria clamorosa del popolo dell'acqua! Se invece purtroppo l'Ufficio d'Ambito dovesse comportarsi in modo indegno riproponendo lo stesso documento ai sindaci, il 16 dicembre ci sarà la votazione finale e decisiva.
Quindi non si smobilita anzi!
L'altra grande vittoria di stasera è che è stato riconosciuto il nostro sacrosanto diritto ad assistere ai lavori!
La lotta paga!
Dunque tutti pronti di nuovo per l'assemblea del 16 (se ci sarà!)
Info e Contatti nazionali: www.acquabenecomune.org  -  Tel./Fax: 06/68136225

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